L’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, è ufficialmente candidato per entrare a far parte della World heritage list dell’Unesco, per diventare un sito naturale del Patrimonio mondiale dell’umanità. Il direttore generale del ministero dell’ambiente, Renato Grimaldi, dopo averne ricevuto formale comunicazione dal direttore del Centro del patrimonio mondiale Unesco di Parigi, l’indiano Kishore Rao, ha a sua volta informato il Parco dell’Etna, insieme a una nota di congratulazioni. È stato infatti il Parco dell’Etna a proporre la candidatura del «Monte Etna» e a preparare il relativo dossier (ed è la prima volta in assoluto che un Parco italiano venga candidato tra i siti naturali), poi fatto proprio dal ministero dell’Ambiente, che come vuole la procedura lo ha formalmente presentato al centro del Patrimonio mondiale.
«È un ulteriore, fondamentale passaggio di un iter che cercheremo di condurre felicemente in porto – afferma il commissario straordinario del Parco, Ettore Foti – con il sostegno concreto innanzitutto di tutti gli enti e delle istituzioni locali, delle organizzazioni imprenditoriali e di categoria, delle associazioni e della società civile, del mondo della scienza e dell’informazione». Per l’assessore all’Ambiente della Regione siciliana, Sebastiano Di Betta, «l’accettazione della candidatura nella World heritage list è un riconoscimento alla valenza internazionale di un bene ambientale come l’Etna che è emblema della nostra terra nel mondo, un sito unico, che racchiude in sé caratteristiche naturalistiche, ambientali, paesaggistiche e culturali di enorme rilevanza».