E’ chiusa da ieri mattina la discarica di contrada Tiritì, a Motta Sant’Anastasia (
foto a lato) per quei Comuni (Adrano, Paternò, Motta Sant’Anastasia, Santa Maria di Licodia e Ragalna) che non hanno ancora versato le anticipazioni alla società Oikos, gestore dell’impianto.
L’Ato ha un debito di oltre un milione di euro per il periodo compreso tra gennaio e agosto 2012. Martedì la società aveva accordato un termine di 24 ore per reperire la somma necessaria, anticipando che non avrebbe più permesso il conferimento dei rifiuti dei Comuni morosi.
Parzialmente a vuoto il tentativo di mediazione del commissario liquidatore dell’Ato Catania3, Angelo Liggeri, il quale evava comunicato che entro oggi l’Ato avrebbe versato alla Oikos gli oltre 62 mila euro a saldo di agosto 2012, per i Comuni di Biancavilla, Belpasso, Camporotondo Etneo e San Pietro Clarenza. Ciò ha permesso la riapertura odierna solo per questi Comuni.
I cancelli rimangono dunque sbarrati per quattro dei dieci Comuni che qui conferiscono l’indifferenziato: Adrano, Paternò, Motta Sant’Anastasia e Santa Maria di Licodia. E’ rientrato oggi, a metà mattinata, il blocco per Ragalna. Nonostante i tanti tentativi di mediazione, avviati anche oggi, la Oikos non indietreggia, evidenziando la necessità che i Comuni inadempienti saldino il dovuto.
Cifre che appaiono consistenti per Adrano e Paternò, con il loro debito ammontante, rispettivamente a 450 (per Adrano) e 630 mila euro (per Paternò), mentre si aggira a poche migliaia di euro il dovuto per i restanti due Comuni. Somme che, come scritto sopra, si riferiscono al saldo per il periodo gennaio-agosto 2012.
Come superare l’ostacolo?
Il Comune di Paternò ha chiesto tempo per poter arrivare all’approvazione del bilancio di previsione per il 2012, inserendo la questione tra i punti all’ordine del giorno dell’assise civica programmata per il prossimo 14 novembre. Lo stesso ha fatto Adrano, che ha proposto una piccola anticipazione, in cambio dell’immediata riapertura.
Proposte che restano sul tavolo della trattativa ma che al momento non hanno dato l’esito sperato. E se Paternò non risente ancora della chiusura (sono ancora disponibili alcuni autocompattatori per il normale servizio di raccolta rifiuti), lo stesso non può dirsi per Adrano, dove sono evidenti i primi cumuli di spazzatura agli angoli delle strade. La speranza è che nelle prossime ore venga raggiunto un accordo tra le parti.
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La situazione è rientrata nella tarda mattinata di domenica 11 novembre. Da ieri anche per i Comuni di Adrano e Santa Maria di Licodia la discarica di contrada Tiritì sarà aperta agli autocompattatori. “Il buon senso ha prevalso – evidenzia il commissario liquidatore di Simeto-Ambiente, Angelo Liggeri – senza la collaborazione di tutte le parti in causa non saremmo riusciti a trovare nell’immediato una soluzione.” La ditta Oikos, con un grande sforzo imprenditoriale, ha accettato, dunque, la proposta del Comune di Adrano, di versare un’anticipazione, di 100 mila euro, sui 450 mila euro complessivi che il Comune deve riversare, per il servizio relativo al periodo gennaio-agosto. E con Adrano rientra anche la situazione per Santa Maria di Licodia, con il costo, pari ad 8 mila euro, che al momento verrà coperto da Simeto-Ambiente, con l’obiettivo di evitare possibili emergenze. Un momento, di crisi, che va sottolineato, superato con i Comuni rimasti indenni dal punto di vista igienico-sanitario. Nessuna emergenza, infatti, grazie alla raccolta differenziata che è ormai una concreta realtà nei diversi Comuni. [fonte: CataniaOggi.com]