E’ realtà l’elisuperficie di Adrano. La pista di atterraggio e decollo di elicotteri in servizio di elisoccorso, è stata inaugurata ieri nel corso di una cerimonia alla quale hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni e della società civile.
A tagliare il nastro inaugurale dell’impianto che diventerà il punto di riferimento per l’emergenza sanitaria del comprensorio è stato il Sindaco, Pippo Ferrante.
L’opera è stata finanziata, con un importo complessivo di circa 400mila euro, dalla Regione Sicilia – Dipartimento Protezione civile, nell’ambito del Programma operativo Fesr Sicilia 2007/2013 adottato dalla Commissione Europea. I lavori sono stati ultimati alcune settimane fa e l’ultimo intervento ha riguardato la copertura della piattaforma di atterraggio e decollo dei velivoli, uno spazio di 20 mq per 20, ricoperto con fasce rettangolari di alluminio pressofuso, ai bordi del quale sono stati collocati faretti per illuminare la pista anche nelle ore notturne. La struttura sarà infatti operativa 24 ore su 24. Collocate luci di segnalazione anche nelle 4 torri faro del vicino impianto sportivo. L’impianto è dotato anche della cosiddetta “manica a vento”, che indica l’intensità e la direzione del vento.
Dopo il taglio del nastro inaugurale e l’accensione delle luci della pista da parte del primo cittadino, si sono succeduti gli interventi dello stesso Sindaco, di Isabella Bartoli, responsabile della centrale operativa del 118 di Catania, Siracusa e Ragusa, di Salvo Lizzio del Dipartimento regionale della Protezione Civile e di Mons. Benedetto Currao, che ha proceduto alla benedizione dell’impianto.
In merito alla realizzazione della struttura si è espresso il Consigliere Comunale Giovanni Ricca. “Esprimo soddisfazione per la realizzazione di una struttura che rivestirà un’importanza strategica nell’affrontare le emergenze sanitarie di un territorio troppo spesso dimenticato. Un risultato che permette alla città di Adrano di tornare ad essere, almeno per una volta, punto di riferimento per i Comuni limitrofi. Adesso l’auspicio – conclude Ricca – è che vengano poste in essere tutte le iniziative atte a rendere, quanto prima, l’opera realmente utilizzabile”.
fonte: TVA