Il quotidiano britannico si riferisce a 8,5 milioni di euro forniti per Agenda 2000: “Quasi nessuno degli obiettivi è stato raggiunto”
LONDRA. “Sicilia: un disastro di spesa da 7,4 miliardi di sterline”, l’equivalente di 8,5 miliardi di euro. Lo afferma oggi il britannico Times in un articolo dedicato agli sprechi del bilancio Ue.
Secondo il quotidiano, tra 2000 e 2007 la Sicilia ha speso 7,4 miliardi di sterline forniti dalla Ue per finanziare un programma chiamato Agenda 2000 per aiutare l’isola a riprendere il passo con il resto dell’Italia e dell’Europa: “Ma un rapporto sullo stato di attuazione del progetto ha rivelato che quasi nessuno dei suoi obiettivi è stato raggiunto”.
Il Times fa alcuni esempi di fondi Ue non andati a buon fine: 609 milioni di sterline, pari a quasi 700 milioni di euro, spesi per migliorare le risorse idriche, mentre la percentuale delle famiglie con problemi di approvvigionamento dell’acqua è in realtà aumentata. A questo si aggiungono 348 milioni di sterline, pari a quasi 400 milioni di euro, spesi per migliorare la purificazione dell’acqua, mentre la percentuale della popolazione che riceve acqua purificata è aumentata dal 43 a solo il 47 per cento.
Il Times cita anche altri 348 milioni di sterline per attirare il turismo fuori stagione: l’aumento nelle presenze è stato dello 0,2 per cento. Ricordando il recente arresto del sindaco di Capo D’Orlando, nel messinese, Roberto Vincenzo Sindoni, per una truffa da un milione di euro alla Ue, il Times afferma che “nonostante questo passato catastrofico” la Sicilia si è qualificata per ricevere altri 5,7 miliardi di sterline dal programma Agenda 2007 che copre il periodo 2007-2013.