Dura lettera del Governatore Schillaci ai consiglieri comunali
Ai consiglieri comunali di Adrano non sta a cuore la Misericordia!
Gentile Direttore, scrivo questa missiva per esternare la mia delusione per come i consiglieri comunali di Adrano, tutti nessuno escluso, abbiano ignorato la richiesta di aiuto della locale Misericordia che rappresento.
Andiamo ai fatti.
Il 24 agosto ho inviato una richiesta di aiuto economico ai 30 consiglieri comunali Adraniti (
leggi) per far fronte ad inderogabili impegni economici come il rinnovo di una polizza assicurativa di una ambulanza e il pagamento di due rate del muto che abbiamo dovuto accendere per acquistare una ambulanza. Le Misericordie Siciliane sopravvivono, esclusivamente con le donazioni liberali dei cittadini. La Misericordia di Adrano in estate ha registrato una drastica diminuzione delle offerte.
La richiesta non era certamente onerosa, né avrebbe in ogni caso riguardato le prerogative dell’organo comunale tanto meno il bilancio comunale. Abbiamo chiesto di donare un mese di gettoni di presenza, nella misura determinata dai consiglieri stessi: una donazione liberale insomma (quindi detraibile anche dalle tasse), fatta a titolo personale. Un gettone di presenza è pari a poco più di 30 euro, ed anche un solo gettone ciascuno avrebbe potuto aiutarci, se devoluto da tutti.
Nessuno, a poco più di un mese dalla richiesta, ha ritenuto opportuno rispondere!
Non fa certamente onore ai consiglieri comunali di Adrano l’essere stati così compatti in questo caso, superando qualsiasi barriera ideologica tra minoranza ed opposizione (in modo indipendente o forse si son messi d’accordo?) nel non sostenere una organizzazione di volontariato che opera nel territorio da 25 anni e decidendo, tutti, di ignorare una formale richiesta di cui ha dato anche il vostro quotidiano (La Sicilia, ndr) nell’edizione del 30 agosto. Per completezza d’informazione riporto che, mensilmente, escono dalle casse comunali in media 12 mila euro in gettoni di presenza per la partecipazione ai consigli ed alle commissioni (dati facilmente desumibili dalle determine di liquidazione consultabili/visionabili dal sito istituzionale dal Comune).
Il giorno successivo alla mia richiesta, un consigliere, incontrandomi per le scale del Municipio (che frequento per motivi istituzionali), mi ha chiesto (mi è sembrato con tono stizzito) perché non fare la richiesta anche agli assessori comunali che, disse, “prendono più di noi”. Il motivo è semplice: i consiglieri comunali sono eletti dal popolo, ad essi rispondono, per essi lavorano. Il gettone di presenza non è un rimborso per spese sostenute e non è legata in alcun modo al patrimonio personale dei consiglieri, né si configura come uno stipendio, ma è legato all’attività dei consiglieri comunali che deve essere, come ovvio che sia, sempre a favore dei cittadini. Ora, utilizzando un sillogismo, se una organizzazione di volontariato come la Misericordia di Adrano opera ogni giorno, gratuitamente, a favore di anziani, malati, disabili, della cittadina intera, e i consiglieri comunali eletti dal popolo hanno il preciso dovere istituzionale e morale di compiere azioni esclusivamente a favore della cittadinanza, ne deriva che ignorando uno stakeholder come la Misericordia di Adrano, ignorano anche i cittadini che li hanno eletti: lo slogan “aiutaci ad aiutare” sicuramente non si addice ai consiglieri comunali di Adrano che, evidentemente, non hanno a cuore una organizzazione di volontariato che interviene a soddisfare i bisogni dei cittadini che li hanno votati.
In ogni caso, ai 30 “campioni di solidarietà” va il nostro tradizionale ringraziamento: Che Iddio gliene renda merito.
Prof.ssa Annalisa Schillaci – Governatore Misericordia di Adrano
Lettera inviata al quotidiano La Sicilia dal Governatore della Misericordia di Adrano, Annalisa Schillaci
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