“Ripristinando la norma istitutiva delle Zfu prevista dalla Finanziaria 2007 seppure con un tetto di spesa di 50 milioni annui in due anni, il governo e la maggioranza hanno mantenuto gliimpegni con l’Anci per garantire lo strumento delle zone franche urbane e avviare meccanismi virtuosi di sviluppo. Si tratta adesso di trovare nuove fonti finanziamento per rimpinguare le somme, per esempio con un sostegno economico delle Regioni, ancorando il progetto ancor di più al territorio”. Così il sindaco, sen.
Raffaele Stancanelli, commenta il maxiemendamento al decreto milleproroghe che ridetermina anche la normativa di riferimento per le zone franche urbane (a catania, come noto prevista a Librino). Sottolineando l’importanza della fiscalità di vantaggio prevista per le Zfu e ormai sancita per legge, Stancanelli sollecita la Regione Siciliana «a intervenire economicamente, in un rapporto di stretta collaborazione coi Comuni interessati, assumendo essa stessa parte degli oneri mancanti per mettere al servizio dello sviluppo locale complessivamente quantomeno le stesse somme originariamente stanziate. Insomma, una volta salvato il principio della zona franca urbana, si tratta ora di rimediare alla decurtazione finanziaria»
Commenta il disco verde alle Zfu anche il sen. Enzo Bianco: «Dopo aver condotto una battaglia impegnativa e durissima in Commissione Affari Costituzionali che, avviata dal Pd e dall’opposizione, ha poi ottenuto anche l’appoggio della maggioranza, siamo riusciti a mantenere l’impegno preso con Librino innanzitutto e con le altre zone franche siciliane, Erice e Gela». E anche Bianco sollecita una “campagna” per ottenere nuove e ulteriori risorse.
Parla di «passo di straordinaria importanza», il deputato regionale del Pdl, Nino D’Asero, per il quale «Catania, e in particolare Librino hanno adesso bisogno di risposte che creino le condizioni per avviare un nuovo percorso di rilancio e sviluppo». Gli scontri politici sterili – aggiunge – non fanno altro che distogliere l’attenzione da quegli obiettivi che in una democrazia dovrebbero essere comuni. Per questo occorrono equilibrio e rispetto delle regole da parte del Governo Regionale».
fonte: La Sicilia, Giornale di Sicilia
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Berretta (Pd): «Poche risorse per le Zfu. S’intervenga» – «Se con una mano si dà, con l’altra si toglie. Il provvedimento delle Zone franche urbane, così come rimodulato dal maxiemendamento al decreto Milleproroghe votato in Senato, se da un lato ripristina in qualche modo gli incentivi della fiscalità di vantaggio per le Zfu come Librino, dall’altro viene assoggettato a un tetto massimo di spesa invalicabile e stravolge il meccanismo automatico che il governo Prodi, con la Finanziaria 2007, aveva previsto per incentivare le piccole e microimprese nelle aree più depresse del Paese». L’on. Giuseppe Berretta (Pd) commenta così il voto di fiducia in Senato sul maxiemendamento del governo al decreto Milleproroghe, che adesso dovrà passare alla Camera.
«Su questo maxiemendamento occorre fare molta chiarezza, perché il provvedimento è stato comunque pesantemente modificato – prosegue Berretta – I benefici delle Zfu infatti sono stati innanzitutto trasformati da esenzioni a contributi dello Stato: questo vuol dire che le imprese che vorranno avviare una nuova attività a Librino non otterranno automaticamente l’esenzione di Irap, Irpef e Ici ma dovranno fare richiesta per ottenere poi il contributo dallo Stato: si elimina così ogni automatismo per chi vuole fare impresa, a favore di una burocrazia sempre più pesante. Inoltre, fissare il tetto massimo di spesa di 100 milioni per due anni vuol dire chiaramente che il Governo mette dei paletti ben precisi alla capacità di creare nuove imprese». Un punto che l’on. Berretta esemplifica così: «Se, ad esempio, lo Stato riceverà nelle prime settimane dall’avvio dei termini, a marzo 2010, domande di contributi per 50 milioni (di cui circa 7 milioni per Librino), bloccherà le agevolazioni per l’anno in corso. Il governo negherà così la possibilità di avviare quei piccoli boom economici nelle aree individuate, tra cui Librino». Berretta annuncia che il Pd presenterà all’Ars «un disegno di legge per fare in modo che anche la Regione si impegni per il rilancio di queste aree, in particolare per Librino». Pari sollecitazione viene rivolta al sindaco Stancanelli (il quale già “a caldo” aveva fatto pressing sulla Regione, ndr), affinché «dia un segnale, che sia diverso rispetto alle politiche del risparmio messe in atto dalla maggioranza di cui fa parte, introducendo misure comunali per l’occupazione e per incentivare la piccola impresa».
fonte: La Sicilia