La Corte di Giustizia Ue condanna l’Italia per non aver rispettato le normative sulle acque reflue. Ecco le città della vergogna sprovviste di fognature, senza depuratori o con impianti inadeguati
Nella lista nera figurano grandi città come Imperia, Trieste, Palermo, Reggio Calabria e Messina, e compaiono dei rinomati centri turistici come Rapallo, Capri, Ischia, Porto Cesareo, Giardini Naxos, Cefalu’. Tutte macchiate dallo stesso crimine. La colpa è grave, gravissima. In queste città le acque reflue non vengono convogliate e depurate secondo quanto prescrive la legge e così gli scarichi fognari finiscono per essere scaricati nei fiumi o in mare. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea per questo motivo ha condannato ieri l’Italia, chiudendo la procedura di infrazione avviata dalla Commissione Europea nel 2009.
I requisiti erano stati fissati nell’ormai lontano 1991 dall’Ue e servono per salvaguardare l’ambiente e la salute dei cittadini, ma diverse amministrazioni si sono mostrate inadempienti. Il compito di mettersi in regola spetta in primo luogo ai comuni direttamente interessati, ma la responsabilità ultima resta in capo all’amministrazione centrale. Da qui la condanna della Corte di Giustizia Ue.
Nella fattispecie le norme Ue stabiliscono che tutti i centri urbani con almeno 15.000 abitanti devono essere dotati di adeguate reti fognarie e impianti di trattamento biologico delle acque reflue. Ma anche che questi impianti devono essere in grado di far fronte ai carichi derivanti da fattori stagionali, come appunto il turismo o le piogge autunnali.
A guidare la classifica della regione con maggiori problemi e’ sicuramente la Sicilia con oltre 50 localita’ ‘fuorilegge’ seguita dalla Calabria e dalla Campania. Ma si macchia di reato anche la Liguria per gli impianti inadeguati, con località conosciute in tutto il mondo per la bellezza e il richiamo turistico, tra cui Santa Margherita, denominata la perla del Tigullio, oppure Rapallo, Quinto, Recco e Finale Ligure.
Per correttezza vi presentiamo una lista delle città sprovviste di reti fognarie:
Siderno, Bagnara Calabra, Bianco, Castrovillari, Crotone, Santa Maria del Cedro, Lamezia Terme, Mesoraca, Montebello Ionico, Motta San Giovanni, Reggio Calabria, Rende, Rossano, Scalea, Sellia Marina, Soverato, Strongoli (Calabria), Cervignano del Friuli (Friuli-Venezia Giulia), Frascati (Lazio), Porto Cesareo, Supersano, Taviano (Puglia), Misterbianco e altri, Aci Catena, Adrano, Catania e altri, Giarre-Mascali-Riposto e altri, Caltagirone, Aci Castello, Acireale e altri, Belpasso, Gravina di Catania, Tremestieri Etneo, San Giovanni La Punta, Agrigento e periferia, Porto Empedocle.
Ecco invece la lista degli agglomerati urbani che hanno fognature non dotate di depuratori:
Lanciano-Castel Frentano (Abruzzo), Acri, Siderno, Bagnara Calabra, Castrovillari, Crotone, Montebello Ionico, Motta San Giovanni, Reggio Calabria, Rossano (Calabria), Battipaglia, Benevento, Capaccio, Capri, Ischia, Casamicciola Terme, Forio, Massa Lubrense, Napoli Est, Vico Equense (Campania), Trieste-Muggia-San Dorligo (Friuli-Venezia Giulia), Albenga, Borghetto Santo Spirito, Finale Ligure, Imperia, Santa Margherita Ligure, Quinto, Rapallo, Recco, Riva Ligure (Liguria), Casamassima, Casarano, Porto Cesareo, San Vito dei Normanni, Supersano (Puglia), Misterbianco e altri, Scordia-Militello Val di Catania, Palagonia, Aci Catena, Giarre-Mascali-Riposto e altri, Caltagirone, Aci Castello, Acireale e altri, Belpasso, Gravina di Catania, Tremestieri Etneo, San Giovanni La Punta, Macchitella, Niscemi, Riesi, Agrigento e periferia, Favara, Palma di Montechiaro, Menfi, Porto Empedocle, Ribera, Sciacca, Bagheria, Cefalù, Carini e ASI Palermo, Misilmeri, Monreale, Santa Flavia, Termini Imerese, Trabia, Augusta, Avola, Carlentini, Ragusa, Scicli, Scoglitti, Campobello di Mazara, Castelvetrano 1, Triscina Marinella, Marsala, Mazara del Vallo, Barcellona Pozzo di Gotto, Capo d’Orlando, Furnari, Giardini Naxos, Consortile Letojanni, Pace del Mela, Piraino, Roccalumera, Consortile Sant’Agata Militello, Consortile Torregrotta, Gioiosa Marea, Messina 1, Messina 6, Milazzo, Patti e Rometta (Sicilia)
E per finire la lista delle località che hanno impianti di depurazione inadeguati a sopportare il carico turistico o i periodi meteorologici avversi:
Lanciano-Castel Frentano (Abruzzo), Acri, Siderno, Bagnara Calabra, Castrovillari, Crotone, Montebello Ionico, Motta San Giovanni, Reggio Calabria, Rossano (Calabria), Battipaglia, Benevento, Capaccio, Capri, Ischia, Casamicciola Terme, Forio, Massa Lubrense, Napoli Est, Vico Equense (Campania), Trieste-Muggia-San Dorligo (Friuli-Venezia Giulia), Albenga, Borghetto Santo Spirito, Finale Ligure, Imperia, Santa Margherita Ligure, Quinto, Rapallo, Recco, Riva Ligure (Liguria), Casamassima, Casarano, Porto Cesareo, San Vito dei Normanni, Supersano (Puglia), Misterbianco e altri, Scordia-Militello Val di Catania, Palagonia, Aci Catena, Giarre-Mascali-Riposto e altri, Caltagirone, Aci Castello, Acireale e altri, Belpasso, Gravina di Catania, Tremestieri Etneo, San Giovanni La Punta, Macchitella, Niscemi, Riesi, Agrigento e periferia, Favara, Palma di Montechiaro, Menfi, Porto Empedocle, Ribera, Sciacca, Bagheria, Cefalù, Carini e ASI Palermo, Misilmeri, Monreale, Santa Flavia, Termini Imerese, Trabia, Augusta, Avola, Carlentini, Ragusa, Scicli, Scoglitti, Campobello di Mazara, Castelvetrano 1, Triscina Marinella, Marsala, Mazara del Vallo, Barcellona Pozzo di Gotto, Capo d’Orlando, Furnari, Giardini Naxos, Consortile Letojanni, Pace del Mela, Piraino, Roccalumera, Consortile Sant’Agata Militello, Consortile Torregrotta, Gioiosa Marea, Messina 1, Messina 6, Milazzo, Patti e Rometta (Sicilia).
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