Un’apertura nei confronti del Consiglio comunale o una mossa in vista di nuove alleanze?
Nel giorno in cui si chiude la campagna elettorale per le regionali, il sindaco di Adrano, Pippo Ferrante, azzera la sua giunta. Una coincidenza temporale giustificata con la necessità di ridurre la squadra di governo da otto a sei assessori. Una decisione che era nell’aria da qualche giorno.
Assessori, dunque, oggi tranquillamente al lavoro ma solo fino alle 13 e 20 circa, quando il sindaco Pippo Ferrante ha ritirato le deleghe.
Tutto questo alla vigilia di una importante tornata elettorale ma, soprattutto, a pochi giorni dalla più importante seduta del consiglio comunale, quella in programma martedì 30 ottobre alle ore 10.
Tra i punti all’ordine del giorno anche il Bilancio di previsione e le tariffe Imu. Argomenti sui quali amministrazione e Consiglio sono bloccati. E così, l’azzeramento potrebbe interpretarsi come la mossa del sindaco per evitare il commissariamento. Un’apertura nei confronti del Consiglio comunale, dove il primo cittadino non ha la maggioranza.
«Con l’azzeramento della Giunta voglio adeguarmi alle nuove normative per quanto riguarda il numero degli assessori – dice Ferrante – la legge ne prevede sei e la prossima Giunta sarà composta da sei assessori. Ho voluto cosi anticipare quanto sta trattando anche il Consiglio comunale con le modiche al nuovo statuto che prevede appunto di ridurre il numero degli assessori a sei».
Passate le regionali, da lunedì pomeriggio, ad Adrano è destinata ad aprirsi una resa dei conti che porterà alle elezioni amministrative di primavera. Con quali schieramenti?
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