CATANIA – Un ventunenne è morto e altri due giovani sono rimasti feriti in maniera non grave in una sparatoria avvenuta la notte scorsa in via delle Medaglie d’Oro a Catania. La vittima si chiamava Luigi Giustolisi ed era incensurato.
Era su uno scooter insieme a Michele Beninato, di 23 anni, che è riuscito a sfuggire ai due sicari che avevano sparato contro loro due, trovando rifugio nella casa di una persona che gli ha aperto la porta alla quale lui aveva incessantemente bussato chiedendo aiuto.
I due killer hanno creduto di riconoscerlo in una terza persona, completamente estranea alla vicenda, Michele Di Mauro, 30 anni, incensurato che stava rientrando a casa, e gli hanno esploso contro diversi colpi di pistola ferendolo. I due feriti si trovano adesso in altrettanti ospedali cittadini e non sarebbero in pericolo di vita…
Sul posto sono intervenuti i carabinieri che stanno cercando di ricostruire le personalità dei due obiettivi dell’agguato: Giustolisi e Beninato. Secondo i primi accertamenti non avrebbero collegamenti con la criminalità e la sparatoria è escluso al momento, che abbia collegamenti con la mafia.
I sicari avrebbero agito a bordo di una moto, e, secondo i primi rilievi, avrebbero seguito i due loro obiettivi entrando in azione in via Medaglie d’oro. A sparare sarebbe stato soltanto un killer. Il ferito, che è riuscito a salvarsi dall’agguato, Michele Beninato, colpito alle gambe, è ricoverato nell’ospedale Garibaldi Nuovo di Nesima. È stato sentito da carabinieri ma non ha fornito alcun elemento utile alle indagini. A militari del reparto operativo del comando provinciale dell’Arma di Catania ha detto di non conoscere i sicari, di non essersi accorto di quello che stava per accadere e di non avere visto chi gli ha sparato e di non riuscire neppure a immaginare il movente dell’agguato.
I sicari, che evidentemente lo volevano uccidere a ogni costo, lo hanno inseguito ma lui, sebbene ferito, è riuscito a fuggire e a farsi aprire dagli abitanti di un ‘basso’ della zona, che non conosceva, e che erano stati svegliati dalla sparatoria e dal suo continuo bussare alla porta.
È ricoverato nell’ospedale Vittorio Emanuele, invece, il 30nne incensurato, estraneo alla vicenda, ferito dai killer perchè scambiato per Beninato: la sua unica colpa è stata quella di trovarsi al momento sbagliato nel posto sbagliato. Stava rientrando a casa nella zona della sparatoria ed era appena sceso dalla sua auto. È rimasto ferito in maniera grave ma non è in pericolo di vita.