Dopo quasi un mese (leggi), tornano a chiudersi i cancelli della discarica di contrada Tiritì di Motta Sant’Anastasia per gli autocompattatori di Adrano. Una storia che si ripete, così come i disagi per gli utenti adraniti, che si sono ritrovati di nuovo con i sacchetti dei rifiuti dell’indifferenziato sotto casa. Cumuli di rifiuti sono ben visibili in varie zone di Adrano.
È proseguita regolarmente, invece, la raccolta differenziata dei rifiuti. 
Una vicenda legata a questioni economiche: il debito del Comune di Adrano nei confronti della Oikos, l’azienda che gestisce la discarica, ammonta a circa 350 mila euro.
Dalle già magre casse comunali bisognerà dunque attingere per saldare i debiti sul fronte rifiuti, tutto questo mentre ad Adrano sono sempre in pochi a pagare la tassa sulla raccolta. Gli ultimi sulla riscossione della Tia, a pochi giorni dalla scadenza della seconda rata, collocano proprio Adrano nelle ultimissime posizioni, con il 19,7%. 

«Stiamo lavorando ad un piano di rientro per saldare i debiti ed evitare altri disagi ai cittadini – dice il sindaco Ferrante – purtroppo ancora una volta il Comune è costretto a pagare con proprie risorse perché in tanti cittadini continuano a non pagare la Tia. È il frutto del sistema degli Ato nato male. Spero che il presidente della Regione, Crocetta, al più presto riconsegni il servizio di gestione ai Comuni».

AGGIORNAMENTO DEL 05.12.2012
Dopo quattro giorni, oggi sono stati riaperti i cancelli della discarica di Motta Sant’Anastasia anche per gli autocompatattori provenienti da Adrano. Evitata cosi l’ennesima emergenza rifiuti in città, dove la situazione stava per diventare critica. Fino ad oggi, infatti, lo scenario lungo i marciapiedi non era stato dei migliori: con la discarica chiusa da sabato gli operatori ecologici non hanno potuto raccogliere i sacchetti contenenti rifiuti indifferenziati, proprio quelli che vanno in discarica. Inevitabile pertanto le lunghe strisce di spazzatura sui marciapiedi ed ai bordi delle strade anche in pieno centro cittadino. A sbloccare la situazione, l’accordo raggiunto tra comune di Adrano e la Oikos, l’azienda che gestisce la discarica: è stato accettato il piano di rientro predisposto dal comune di Adrano. [fonte TVA]

fonte: articolo di Salvo Sidoti su La Sicilia
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