Proposta all’Ars del deputato D’Asero (Pdl): una cabina di regia per il “marchio Sicilia”, premiando progetti seri e giovani.
«Macché cantanti, scienziati e showmen, il turismo siciliano ha bisogno di una sola figura: quella dei manager, magari grigi e seriosi, ma efficaci per costruire una rete integrata». Così, digerita la cacciata di Franco Battiato e Antonino Zichichi e proprio nel giorno del pesce d’aprile su Rosario Fiorello fantomatico assessore al Turismo, c’è chi riporta il dibattito sui canoni della “normalità”. È il deputato regionale del Pdl, Nino D’Asero, firmatario di un disegno di legge all’Ars.
Questo il punto di partenza dell’iniziativa: «Il turismo in Sicilia ha bisogno di una scossa che possa rilanciare il comparto, affinché si possa rendere più appetibile e concorrenziale tutto l’anno. Per questo bisogna innanzitutto puntare alla destagionalizzazione». C’è del terreno da recuperare, «perché la nostra Regione non riesce ad incidere in termini concreti nell’unico vero settore industriale che dà utili, che garantisce migliaia di posti di lavoro e che da solo potrebbe far camminare sulle proprie gambe la Sicilia».
D’Asero invoca un salto di qualità, indicando uno strumento ben preciso: «La strategia di base deve veder convergere l’attività di veri e propri uffici di marketing regionali che, operando alla stessa stregua di aziende private, possano vendere il loro prodotto, il prodotto “Sicilia” nel nostro caso, con un meccanismo di raccordo con i sindaci e gli amministratori locali, referenti delle strategie messe in campo. Strategie che diano riscontro dei risultati conseguiti, anche attraverso la redazione di un piano sanzionatorio che veda la destinazione dei fondi presso altri enti che abbiano dimostrato di saper promuovere e valorizzare la fruizione turistica. Bisogna migliorare l’offerta – continua D’Asero – attraverso un sistema di accreditamento che, per protocolli, qualifichi alberghi, ristoranti, agenzie di viaggio e società di servizi».
Entrando nel dettaglio del ddl, D’Asero anticipa: «La normativa istituisce una rete regionale integrata di servizi turistici presso l’assessorato regionale del Turismo, che si raccorda con gli uffici turistici già esistenti ed opera come un ufficio di marketing per il turismo, promuove e valorizza i siti turistici della Regione attraverso concorsi d’idee, accordi con le compagnie aeree internazionali, in sinergia con i tour operator e tutte le amministrazioni locali». In questo contesto è previsto un canale preferenziale per le start up giovanili: «Con le procedure dell’appalto-concorso, per ogni sede territoriale, si selezionano imprese giovanili, che dovranno essere formate prevalentemente da giovani in possesso di attestazioni di corsi regionali o dei requisiti previsti per la individuazione delle guide turistiche e ambientali escursionistiche, sulla base delle proposte innovative di marketing turistico-strategico e della loro attuazione, legate al territorio provinciale specifico».
«Sarà una Commissione regionale – conclude – a definire i contenuti e i parametri di valutazione per la selezione delle proposte. Intanto l’ufficio regionale della Rete predispone una griglia di valutazione ed assegna uno specifico punteggio ad ogni voce di offerta turistica, secondo efficienza dei collegamenti e accessibilità dei siti, offerta alberghiera, offerta extra-alberghiera, offerta eno-gastronomica mirata, itinerari per lo shopping, con preferenza di siti artigianali, itinerari storico culturali, itinerari della rete ecologica siciliana, accoglienza delle città, decoro e igiene dei siti».
Mario Barresi sul quotidiano La Sicilia del 02/04/2013