Con la petizione, il M5S Sicilia, ha chiesto di porre all’attenzione del Parlamento Regionale la necessità della riduzione dei costi della politica, abbassando le indennità ed i rimborsi spese, eliminando l’assegno vitalizio, l’assegno di fine mandato, l’indennità di funzione, il rimborso spese e la diaria e chiedendo che dette indennità vengano portate al livello degli omologhi eletti in altri Paesi europei.
“Questa raccolta firme è stata una proposta di buon senso oltre che una proposta politica” – afferma Giancarlo Cancelleri, attivista del Movimento 5 Stelle Palermo e continua dicendo “il Movimento mantiene sempre gli impegni che assume con i cittadini”.
La politica siciliana ha un costo annuo totale di 22 milioni e 350 mila euro, con queste proposte il risparmio stimato in 5 anni è di oltre 70 milioni di euro, cioè oltre 14 milioni di euro l’anno.
Riccardo Nuti, candidato portavoce per il Movimento 5 Stelle Palermo alle prossime amministrative, asserisce che “la politica è un servizio, non una carriera” e continua dicendo: “dobbiamo effettuare un controllo dell’operato, se i soldi escono dalla politica, rimane la passione”.