Ad intervenire su una dinamica sconosciuta all’interno del Comune di Adrano, è l’Associazione culturale Symmachia.

In particolare, si fa riferimento alla gestione e alla manutenzione degli impianti tecnologici del Comune, un’attività svolta dal 2005 e fino al 2010da una ditta di Adrano, secondo il contratto stipulato, nel 2005, con l’Amministrazione Mancuso e violato, a detta dei giudici, dal Comune durante l’Amministrazione Ferrante.

Il Comune ha trovato l’accordo con la ditta per spalmare il debito in cinque rate da oltre 197 mila euro ciascuna, fino al 2022. Entro il prossimo anno, invece, dovrà essere saldato un ulteriore debito dovuto ad un danno cagionato alla ditta e stimato dal Tribunale in 250 mila euro. A queste si aggiunge poi un’altra condanna di 160 mila euro inflitta al Comune per il mancato pagamento della progettazione di una piscina.

Non solo, Symmachia fa notare che i cittadini sono costretti a pagare per la seconda volta un servizio di manutenzione. “Sono cifre da capogiro che rischiano di passare in sordina nel silenzio delle altre forze politiche – spiega l’Associazione Symmachia – il debito che si è creato è il segno tangibile della disastrosa gestione dei contenziosi da parte dell’Amministrazione Ferrante che proprio sui debiti, certi e presunti, ha costruito il suo cavallo di battaglia: qui, di certo, c’è che fino al 2022 sulle tasche dei cittadini graverà un maxi-debito, ma sorge l’interrogativo: i soldi, in cassa, ci sono?”.

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– Fonte: newsicilia.it