In merito allo spazio autogestito del Circolo “Generazione Italia” andato in onda su TVA, che ha visto protagonisti il sindaco Ferrante ed il sig. Di Marzo, l’Associazione ObBiettivo Adrano chiede maggiore chiarezza riguardo alle affermazioni circa l’esistenza di “blog” attivi in città definiti “pericolosi”. Tenuto conto che il nostro blog è ormai punto di riferimento nel territorio, riteniamo doverosa una precisazione in modo da non generare confusione nella cittadinanza e creare pericolosi equivoci.
ObBiettivo Adrano
Visto che qualcuno in città ha criticato la nostra richiesta di chiarimenti, ci tengo a sottolineare ancora una volta le nostre ragioni.
Il nome di Obbiettivo Adrano è indissolubilmente legato al blog da cui sono partite tante battaglie per la città. Blog che è pertanto diventato una realtà nel territorio. Per questo ho ricevuto diverse chiamate in cui mi si chiedeva cosa avesse voluto dire Di Marzo con quelle parole. Evidentemente la gente, e non gli si può dare torto, non ha capito. C’è stato tanto silenzio in merito alle gesta indecorose di un consigliere comunale che gestisce un sito… Quando si decide, finalmente dico io, di parlarne, lo si deve fare con chiarezza e con un tantino di coraggio in più, altrimenti si rischia, come è successo, di creare confusione. Se pretendere chiarezza e precisione significa essere “prima donna”, allora accettiamo volentieri questo epiteto. Di certo però, tutti quelli che ho sentito, anche vicini al nuovo “circolo”, hanno detto che ci sarebbe voluta un tantino di attenzione in più. Speriamo che ci sia una eventuale prossima volta, perchè dopo l’intervento del consigliere Maccarrone in consiglio sulla vicenda della manifestazione contro il poliziotto, siamo già a quota due.
Per chi non lo sapesse, il Blog Obbiettivo Adrano è uno spazio libero,il cui scopo consiste nel confronto dialettico e costruttivo di chi si sente o vuole sentirsi parte attiva della città.
OA raccogliere i pensieri e le opinioni di tutti, consentendone la replica e/o la critica, e un confronto aperto e trasparente,nel rispetto dell’onore e del decoro di ognuno.
Alla luce di quanto detto, in tutto questo pertanto non v’è nulla di pericoloso. E’ invece da intendersi pericoloso e antidemocratico fare del linguaggio politico un pretesto per ricadere in offese personali e ingiurie.
Si tratta di cose che peraltro accadono quotidianamente, ma non in questa sede.
Credo che sia normale essere precisi sui destinatari di determinati commenti che possano andare a creare confusione. Non è nostra intenzione montare una commedia sull’acaduto, speriamo solo che la prossiima volta si vogliano fare delle affermazioni su dei gruppi o dei blog, ne vengano comunicati i nomi, questo al solo fine di evitare spiacevoli inconvenieti.
Scuse accettate.
Alfio Arena
Grazie per la precisazione arrivata tempestivamente. Era più che doverosa perché siamo l’unico blog di Adrano e ieri siamo dovuti andare a vedere la registrazione perché parecchie persone ci avevano chiamato dicendo che il Sig. Di Marzo se l’era presa con noi in uno spazio autogestito. Dopo averla ascoltata abbiamo subito capito che non si riferiva a noi ma il generico rinvio ai blog ha generato un po’ di confusione. Credo che quando si lanciano delle “accuse” bisogna parlare chiaramente in modo tale che anche chi non sa capisca di cosa e di chi si sta parlando.
Ecco il messaggio pubblicato sul nostro Shoutbox firmato da Antonio Di Marzo:
“9 ott 10, 00:30 Antonio Di Marzo:
x Alfio Arena . è chiaro che io mi riferivo ai blog gestiti da personaggi politici che amano pubblicare spesso menzogne x attacare uomini che non la pensano allo stesso modo, sono sicuro che i vostri amici che seguono il blog hanno capito, in ogni caso se non sono stato chiaro vi chiedo scusa la prossima volta saro’ più chiaro per evitare equivoci.”
E la nostra risposta:
“ott 10, 00:47 Admin x Di Marzo:
Grazie per l’intervento. Le scuse sono accettate. Proprio perchè conosciamo certi personaggi politici e per distinguerci da loro, ritenevamo doverosa una precisazione. Anche perchè se va su google e scrive “blog adrano” o “adrano blog” capirà il perchè del nostro risentimento: ci siamo noi e nessun altro. In ogni caso l’incidente è chiuso, sperando in una maggiore chiarezza la prossima volta.
Si rischia di creare confusione e di confondere chi ha guardato lo spazio autogestito. Se una persona va in tv e lancia delle accuse deve avere il coraggio di fare nomi e cognomi, invece nel caso in questione si ci è trincerati dietro la parola “blog” e si è sparato nel mucchio. Ne usciamo sicuramente danneggiati perchè quando in città si parla di blog, tutti pensano ad OBBIETTIVO ADRANO. Basta andare su google e scrivere “blog adrano” per capire il danno d’immagine che abbiamo subito.