Andiamo con ordine.
L’articolo de La Sicilia, a firma di Salvo Sidoti, sottolinea che la costruzione di tali opere, finanziate dalla multinazionale svedese Electrolux nell’ambito del progetto “Green SpiritSicily”, avverrà in tre Comuni segnalati dal Wwf per le “significative iniziative adottate dalle rispettive amministrazioni comunali in materia di gestione dei rifiuti e di tutela ambientale. In particolare, la città di Adrano – si legge – è stata premiata per la lotta al volantinaggio selvaggio ed ai ganci con i sacchetti pendenti della spazzatura, oltre che per il monitoraggio dei campi elettromagnetici”.
I tre impianti, costo di circa 150 mila euro ciascuno, dovranno essere costruiti entro il 31 dicembre del 2011, tempi che si intende assolutamente rispettare, tanto che Electrolux Appliances Spa, ha annunciato che, con il supporto di Wwf/Erp Italia, «monitorerà il corretto e tempestivo svolgimento dei lavori, dandone continuo aggiornamento sul proprio sito http://www.greenspirit.it/ e sui principali media locali e denunciando eventuali ingiustificati ritardi».
Le tre isole rappresentano, in sostanza, punti di raccolta differenziata dove poter lasciare i propri elettrodomestici in disuso, in attesa che la società preposta alla raccolta dei rifiuti pericolosi e speciali venga a prelevarli per trasportarli dove verranno smaltiti a norma.
Due le aree che l’amministrazione comunale di Adrano ha individuato per la costruzione del centro: contrada Difesa Mulini (foto a lato), accanto l’attuale isola ecologica della Simeto Ambiente e contrada Capici, lo slargo adiacente al mercato ortofrutticolo.
«Ringrazio il Wwf per aver selezionato Adrano per il progetto Green Spirit – ha detto il sindaco Ferrante – E’ una grande opportunità per affiancare alla già esistente isola ecologica un centro raccolta Raee, nell’ottica di una maggiore diffusione della raccolta differenziata. Un ringraziamento va all’azienda Elettrolux per aver finanziato il progetto». L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo anche dall’assessore regionale Territorio e Ambiente, Giammaria Calogero Sparma, che ha convocato per martedì 21 giugno, alle 11,30, presso gli uffici dell’assessorato, a Palermo, i sindaci di Adrano, Castelbuono e Burgio, i rappresentanti del Wwf Sicilia e vari dirigenti regionali per discutere della realizzazione di questi centri di raccolta.
Il comizio che ha visto protagonista l’ex sindaco ed attuale deputato all’Ars, Mancuso, ha riproposto la questione, sottolineando le possibili conseguenze sulla salute derivanti dall’attività di tali centri. Mancuso ha dichiarato che, a Palermo, in Commissione Territorio e Ambiente (di cui è presidente) si opporrà alla costruzione di tale struttura, proponendo che venga fatta altrove.
Dunque, questi centri di raccolta sono pericolosi per la salute? Che vantaggio avremmo ad ospitarne uno nel nostro territorio?
Risponde alle nostre domande il sito terracube.it, citato durante il comizio dallo stesso Mancuso. Ciò che si evince è che “lo smantellamento a cielo aperto di questo tipo di rifiuti deve essere vietato”. Un problema “lontano” da quella che dovrebbe essere la funzione dei siti in questione, che rappresenterebbero dei semplici centri di raccolta.
In ogni caso, se il processo di riciclaggio fosse inadeguato (ci auguriamo non accada mai) molte sostanze inquinanti (es. gli inquinanti organici persistenti e i metalli pesanti) verrebbero rilasciati nell’ambiente e poi facilmente inalati dall’uomo, andandosi ad accumulare nel corpo umano. Conseguenze? Infiammazione, stress ossidativo, ma anche malattie cardiovascolari, danni al DNA e cancro. Sono questi i principali rischi indicati lo scorso 31 maggio da un gruppo di ricercatori che hanno pubblicato l’esito dei loro studi sulla rivista Environmental Research Letters.
In conclusione, nonostante il rischio, in relazione alla funzione che questi centri dovrebbero svolgere (solo centro di raccolta), sembri minimo, fa certamente pensare che il Wwf, per “premiarci”, ci abbia individuato come sito per la costruzione. Nella fin troppo ottimistica ipotesi che, una volta costruito il centro, tutto proceda secondo le norme (permetteteci di dubitarne!), bisognerebbe ancora comprenderne i reali vantaggi per la città Adrano.
Quoto ester in toto.
Spece dopo gli ultimi eventi accaduti (discariche,ecc).
Dobbiamo essere noi cittadini i primi a controllare che chi ci amministra faccia le cose per bene, che chi ci protegga lo faccia per bene, che chi ci offre un servizio ce lo dia nel modo migliore. Quindi ben venga il centro di raccolta per rifiuti elettrici, ma siamo NOI i primi a vigilare affinche il tutto venga fatto e funzioni con la TESTA. Se ci pensiamo questo vale per ogni cosa.
Cara Ester, ti ringraziamo per il tuo prezioso contributo ed i consigli!
Il nostro pensiero sulla vicenda è “critico”, è vero. I dubbi derivano dalla cattiva gestione del sistema rifiuti degli ultimi anni, che non ci permette di fidarci completamente delle promesse, pur riconoscendo l’utilità di tale sito.
Carissimi… prima di tutto ci tengo a precisare che sono un ingegnere ambientale e non un’ambientalista, sono calabrese, non conosco il vostro paese nè sto prendendo difesa verso nessuno, tuttavia amo la natura e vorrei che l’ambiente fosse preservato dai nostri danni causati soprattutto dalle nostre necessità. I raee sono apparecchi elettronici di cui nessuno di noi può fare a meno, nè di un frigorifero, nè di un PC, nè di un telecomando, e qui mi fermo perchè sapete bene che la lista è interminabile. Il vantaggio di un centro di raccolta esiste ed è enorme, contro l’abbandono di questi “rifiuti”, che se ci pensate bene tali non sono, per lo meno fin quando li utilizziamo! Non lasciarli incustoditi in aree libere non solo dona decoro al paesaggio circostante, ma lo preserva da eventuali inquinanti. E poi chi di voi si è informato su come deve essere costruito un centro di questo genere? e sulla gestione dello stesso? Vi siete informati se tutto è stato o sarà fatto a regola d’arte? Sapete che può essere un indotto di lavoro, non solo per la raccolta, ma anche ingegnandosi si possono acquisire i raee dismessi per riciclarli. Qui, nel mio paese dei ragazzi ne hanno creato il loro lavoro!!! Un consiglio spassionato, siate voi cittadini partecipi di questi centri, non impediteli, il controllo è la miglior arma contro qualsiasi tipo di inquinamento, soprattuto in caso di abbandono. Anzi siate fieri di queste iniziative, le discariche non hanno vita lunga e solo differenziando possiamo salvare la nostra Italia dal pericolo rifiuti!
Di seguito il commento del sindaco Ferrante e del Wwf Sicilia [La Sicilia 24/06/2010]
«E’ chiaro che il presidente della Commissione Ambiente all’Ars, cioè Fabio Mancuso, intende bloccare la raccolta differenziata ad Adrano. Non glielo permetteremo». Favorevole ovviamente all’isola ecologica raee, Pier Francesco Rizza, presidente del Wwf Sicilia. «Si tratta solo di un centro per la raccolta differenziata di elettrodomestici – dice – già realizzato in altri Comuni e obbligatorio. Non c’è rischio per salute e ambiente. I 3 Comuni che abbiamo scelto avranno i vantaggi di realizzare gli impianti a costo zero e di non avere più discariche abusive di vecchi elettrodomestici».
Per chiarezza. Avere un centro di raccolta di questo tipo non dovrebbe provocare danni. I danni potrebbero esserci in caso di smaltimento. Sono d’accordo sul fatto che possa sembrare un ragionamento triste ma scusate, quante ne abbiamo viste? Tutti speriamo che le cose cambino e migliorino ma essere diffidenti è il minimo.
Vediamo cosa succede domani a Palermo. Per il resto aspetto anch’io di capire le motivazioni del Sindaco.
L’On. Mancuso ieri ha espresso la sua opinione argomentandola con uno studio.
Se avere un centro di raccolta Raee provoca danni (indipendentemente dal fatto che vengano rispettate le norme) allora sono il primo a dire che non deve essere fatto.
Ma dire no (come ho sentito e letto qui e in giro) solamente perché non lo si vuole in paese o perché si ha diffidenza sul modo in cui vengono fatte le cose in Italia lo trovo, permettetemi, triste. L’immobilismo provocato da queste due motivazioni non ci fa crescere e fa restare il problema!
A questo punto sarà il sindaco Ferrante a spiegarci (alla luce delle osservazioni fatte dall’On. Mancuso) il perché del suo entusiasmo!
Il tuo punto di vista è certamente valido e per certi versi quasi mi convince. Per maggiore chiarezza ribadiamo che l’esempio a cui si fa riferimento nel post riguarda un sito ubicato in Cina ed in cui si opera lo smantellamento di questi materiali, cosa che non dovrebbe avvenire ad Adrano.
Personalmente spero che, qualora dovesse venire confermata la costruzione, tutto si svolga nel rispetto delle regole.
Il punto è che lasciando le cose come stanno non si va nel giardino altrui: Motta S.Anastasia è a due passi da noi e quando finiscono in discarica queste sostanze creano molto più danno di quello che si può immaginare Quando non finiscono in discarica rimangono nelle nostre campagne ed avvelenano la nostra agricoltura e le nostre acque. Meglio dire che va tenuta sotto controllo l’attività dell’isola Raee allora, anche perchè l’articolo a cui si fa riferimento riguarda una grande isola presente in Cina, dove per rispetto delle leggi o forse esistenza stessa di leggi sono molto peggio di noi, specie in materia ambientale.
Per concludere non sarà certo la cosa migliore avere quest’isola, ma sarà sempre meglio rispetto ad ora secondo me.
Capisco il tuo punto di vista, Dario. Il problema è però che, per come siamo abituati a veder funzionare le cose qui da noi, un sito appositamente dedicato, dove magari conferire i rifiuti elettrici ed elettronici del circondario, significherebbe moltiplicare la quantità di rifiuti stipati in un’area che comunque speriamo sia il più lontano possibile dal centro abitato. La speranza è che, nel caso tale sito si faccia, il processo di rimozione sia rapido e non ci siano i soliti “scaricabarili” che lascerebbero una montagna di rifiuti nel nostro territorio.
Tornando all’altro punto in questione, forse sbaglio perché assumo quell’atteggiamento che si riassume nell’acronimo N.I.M.B.Y (inglese per Not In My Back Yard, letteralmente “Non nel mio cortile”, che indica un atteggiamento che si riscontra nelle proteste contro opere di interesse pubblico che hanno, o si teme possano avere, effetti negativi sui territori in cui verranno costruite) ma davvero non vedo reali vantaggi derivanti dal farsi carico (come territorio) di tale opera. Forse mi sfuggono alcuni aspetti… Tu che dici? Ci sono vantaggi (sgravi o simili) per il Comune? Se sai qualcosa in merito ti prego di farmi sapere.
Vorrei porre però alla vostra attenzione un quadro più generale rispetto a quello posto fino ad ora: intanto tutti gli elettrodomestici stanno già finendo all’isola ecologica (eccetto neon, monitor e frigoriferi) quindi se il problema per la salute esiste davvero è troppo tardi per recriminare. In secondo luogo vorrei sottolineare che se non si crea un centro di raccolta la gente continua a chiamare il numero verde, lo aspetterà per settimane e quando capirà che nessuno verrà mai a prendersi il suo elettrodomestico lo andrà a buttare nel terreno libero più vicino a casa. E sappiamo tutti che le nostre zone di campagna sono stracolme di rifiuti speciali, anche nei luoghi più inusuali. Questo non è un danno per la salute? I metalli pesanti e le altre sostanze non si disperderanno ugualmente nell’ambiente circostante? Allora meglio il centro di raccolta RAAE secondo me, almeno persiste una minima possibilità che il trattamento venga fatto in modo corretto rispetto alla certezza del disastro ambientale che ogni giorno stiamo causando.
Certo è un pò strano che il Sindaco sia entusiasta di questo nuovo impianto, che non vedo, come riporta l’articolo, quali vantaggi possa portare alla città di Adrano.
In un periodo di assoluta stasi per tutta l’Amministrazione Adranita, avrei personalmente preferito il rifacimento di qualche strada, o di qualche palazzo decadente in giro per Adrano (ce ne sono tanti), oppure ancora la costruzione di qualche piazzetta con campi da Basket, panchine e verde, visto che i ragazzi di questa città, con la villa chiusa, bivaccano la sera per le vie di Adrano esprimendo spesso nel peggior modo possibile la loro vivacità (per non dire altro…).
Penso che Amministrare una città sia una cosa seria, dove in primis bisogna soddisfare le esigenze dei cittadini e della città intera.
Invece comincio a credere che, anche se una multinazionale propone al Comune di Adrano 50000 euro per la costruzione di un faro psichedelico sopra il castello (porto solo un esempio, per fortuna), la proposta viene immediatamente accolta con entusiasmo.
Torniamo a proporre progetti seri, a realizzarli e a risolvere i problemi di questo paese, invece di deturpare il territorio della nostra città.