di Vittorio Fiorenza sul quotidiano La Sicilia
«Il sindaco, la moglie, l’amante, il tradimento». Calma: nessuno scandalo a sfondo passionale né la trama di una commedia piccante. Soltanto un intervento metaforico per descrivere la posizione politica del primo cittadino, Giuseppe Glorioso (esponente del Pd), che deve scegliere tra il Pdl e l’Mpa, ovvero la “moglie”, sposata in alleanza dopo il ballottaggio del 2008, e l'”amante”, che dall’opposizione è proiettata già in giunta. Per 15 minuti, in aula, messo da parte il formalismo istituzionale, il consigliere di fede firrarelliana, Mario Amato, sceglie di parlare per metafore, sottintendendo l’accusa di “tradimento” rivolta al sindaco per quel ribaltone che sembra ormai inevitabile: via dalla giunta il Pdl, porte aperte all’Mpa.
Queste le testuali parole di Mario Amato, rivolto a Glorioso: «Sono figlio della moglie. E sono geloso. Va bene l’amante, a patto che dorma fuori casa e se devi farle un regalo, lo fai senza che togli soldi alla famiglia. Va bene che siamo aperti, ma non abbiamo detto che puoi portare l’amante nel letto matrimoniale. Dobbiamo essere persone con la spina dorsale, seri. Quale il prezzo da pagare all’amante? Il collier, i gioielli? Quest’amante è troppo pretenziosa: vuole che butti fuori tua moglie. Se è così andiamo in piazza Roma e di fronte a tutti ci ritorniamo l’oro che ci siamo scambiati». Insolito intervento, ma al sindaco – superato un momento di smarrimento – è piaciuto: «Se non altro fa chiarezza sulla posizione del Pdl». Una posizione contraria a rapporti (politici, precisazione d’obbligo, visto il contesto) con l’Mpa. Glorioso, però, dissente da un altro passaggio di Amato, secondo cui la vittoria al ballottaggio sia da dividere al 50% con il deputato regionale biancavillese Nino D’Asero. «Un’interpretazione che non accetto, gli elettori hanno votato la mia faccia», ha detto il sindaco. Percorso futuro? Già segnato e deciso, anche su tavoli catanesi per superare l’anomalia dell’alleanza Pd-Pdl ed allinearla alla formula regionale con Pd e Mpa. A giorni, forse già oggi, Glorioso dovrebbe nominare gli assessori autonomisti: Salvo D’Agati e Pasquale Lavenia. Il terzo ingresso (una volta che l’ultimo assessore del Pdl, Antonio Bonanno, si sia dimesso) potrebbe non essere quello di Giuseppe Pappalardo, ma del giovane Francesco Privitera.