Una sentenza del Giudice di Pace di Biancavilla mette in discussione il rilevamento elettronico della velocità lungo il tratto biancavillese della Statale 284. Accogliendo il ricorso di un automobilista adranita, il giudice ha annullato i due verbali di contravvenzione elevati il 4 e 22 luglio del 2014 dalla polizia municipale di Biancavilla per violazioni a norme del codice della strada applicando la sanzione pecuniaria di 168 euro e quella accessoria con decurtazione di 3 punti dalla patente di guida. A presentare ricorso è stato un avvocato di Adrano, Giuseppe Currao, (l’automobilista multato) il suo è il primo ricorso accolto sulla vicenda dell’autovelox nel tratto di Biancavilla, creando un precedente significativo che potrebbe aprire nuovi scenari. L’avvocato beccato dall’autovelox ad una velocità di oltre 110 km/h dove il limite è di 90, si è rivolto al Giudice di Pace di Biancavilla contestando in più punti i due verbali. Le sue osservazioni sono state ritenute fondate e quindi accolte dal giudice che ha invalidato le due contravvenzioni e condannato il comune di Biancavilla a rimborsare le spese processuali (350 euro). In particolare il giudice ha rilevato che solo al proprietario è attribuito il diritto di apporre la segnaletica nella propria strada, e quindi all’Anas, in quanto strada statale e non al Comune che ha attuato l’accertamento. Le polemiche sui due limite di velocità 50 e 90 nel tratto in questione sono divampate subito dopo l’attivazione del rilevamento elettronico. Tante le polemiche soprattutto ad Adrano, perché in particolare gli automobilisti adraniti si sentono penalizzati per la collocazione dei punti di rilevamento che vanno a colpire soprattutto chi proviene o è diretto ad Adrano, e anche il Consiglio Comunale di Adrano recentemente si è occupato della questione autovelox a Biancavilla. Contattato sulla questione autovelox, il Comando del Corpo di polizia municipale di Biancavilla ha dichiarato che si riserva di intervenire sulla vicenda dopo avere valutato tutti gli elementi indicati nel dispositivo del sentenza dei giudice di Pace di Biancavilla.
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Fonte articolo: TVANotizie