Leggete le dichiarazioni di oggi dell’Ass. Russo, con particolare attenzione alla parte in grassetto. Sicuri che dietro questi due “esempi a caso” non ci siano delle rivalse politiche, rispettivamente contro Failla (che nel luglio 2008 si era messo in mutande per protestare contro le anticipazioni di cassa) e Mancuso (ex sindaco di Adrano e acerrimo avversario del Presindente Lombardo sin dalla “guerra dei quarantenni” all’interno dell’UDC)?
(fonte: Adnkronos) – Alla base di tutto c’era la crisi finanziaria dell’Ato dovuta alla mancata riscossione della Tarsu o della Tia. L’assessore Russo ha citato due casi limite: quelli di Paterno’ e Adrano. Dal 2004 al 2009 le riscossioni delle bollette hanno avuto un forte andamento al ribasso. A Paterno’ nel 2004 sono stati riscossi tributi per il 61,68 per cento e le diminuzioni sono state progressive fino a raggiungere, nel 2009, appena il 15,05 per cento. Nello stesso periodo Adrano e’ passato dal 100 per cento del 2004 al 12,80 attuale.
”In questo modo – ha detto l’assessore Russo – si va verso il collasso. Ed e’ chiaro che emergono precise responsabilita’ di chi non ha esercitato il dovere di assicurare la fonte di finanziamento dei servizi di raccolta. In questo modo gli Ato vanno al collasso, gli stipendi non si pagano, le discariche chiudono. E’ arrivato il momento di fermare questa deriva gestionale. La Regione non si pone contro qualcuno. Intende dare una mano a chi non e’ in grado di reperire e orientare le risorse”.
I commissari di Simeto Ambiente sono, oltre al vice prefetto Sinesio, tre dirigenti regionali: Luciano Calandra (Bilancio), Angelo Sajeva (Autonomie locali) e Antonina Rappa (Acqua e servizi di pubblica utilita’). Sia il presidente del consorzio Simco, sia i rappresentanti dei lavoratori hanno espresso apprezzamento per l’intervento della Regione. Da domani quindi, nei 18 comuni interessati il servizio di raccolta dei rifiuti riprendera’ regolarmente.
Il sindaco di Paternò, Pippo Failla, non usa mezzi termini: «Ci vogliono infinocchiare». Non è da meno quello di Santa Maria di Licodia, Salvatore Rasà: «Non ci sto, io ho denunciato le cose che non andavano a tutti, anche a Obama e all’Onu». Arrabbiatissimo il primo cittadino di Misterbianco,
Ninella Caruso: “Certo è che, diversamente da come siamo stati additati, non siamo dei criminali”. Al chiuso di una stanza del palazzo comunale di Biancavilla, convocati dal collega Giuseppe Glorioso, buona parte degli amministratori dei centri che fanno capo all’Ato rifiuti «Simeto Ambiente», messi da parte i formalismi, si sfogano e preparano la controffensiva. Lo fanno schierando un pool di legali e contabili ed invitando il presidente Raffaele Lombardo ad un faccia a faccia. Sindaci che si dicono «indignati e offesi». Ed ora compatti contro le accuse dell’assessore regionale ai Servizi di pubblica utilità, Pier Carmelo Russo. L’assessore, da Palermo, comunicando la decisione di commissariare l’Ato 3, sfilando la poltrona all’amministratore Angelo Leggeri e sostituendolo con un pool di funzionari, aveva indicato i sindaci come inadempienti e corresponsabili dell’emergenza rifiuti. Lo spettro di conseguenze amministrative e penali ha fatto balzare i primi cittadini. «Se ai 10 milioni del mio bilancio comunale ne togliamo 3,6 per fare fronte all’emergenza rifiuti – sottolinea il sindaco di Biancavilla, Glorioso – sfido chiunque a far quadrare i conti con il rischio di non potere pagare i dipendenti comunali. Ci sembra, però, ingiusto che si individui in noi i responsabili di ciò che invece ha prodotto un Ato mostruoso. La Regione in due anni cosa ha fatto? Sette o otto ddl che non hanno portato a nulla?». Ninella Caruso è stufa: «Chiediamo rispetto, siamo l’anello debole. Tra circolari e anticipazioni non sappiamo come compilare i bilanci. Sul capitolo rifiuti non metterò più un centesimo, rischiamo il dissesto finanziario. Inviino i commissari che saranno più bravi. Io ho già tagliato fondi per associazioni, parrocchie, scuole, niente più feste né momenti ricreativi: imbruttiremo i nostri paesi, non abbiamo altre scelte». Ragioni che saranno messe nero su bianco in un documento «di replica» al governo regionale, che sarà stilato dai sindaci di Paternò e di San Gregorio, Pippo Failla e Remo Palermo, per poi essere sottoscritto da tutti martedì prossimo.
Stabilito di convocare pure un vertice a Biancavilla con, oltre Lombardo, il presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, la commissione regionale Territorio e Ambiente, i commissari dell’Ato 3 appena nominati, i deputati catanesi e i sindacati. All’incontro di ieri, presenti anche rappresentanti di Adrano, Belpasso, Mascalucia, Nicolosi, Pedara, Ragalna, San Giovanni La Punta, San Gregorio e Tremestieri.
Vittorio Fiorenza su La Sicilia