E’ stato arrestato oggi PIETRO BIONDI, ribattezzato “Il re delle cooperative”, con l’accusa di corruzione, frode, estorsione e maltrattamenti.
La Procura della Repubblica di Gela, insieme alla Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, dopo lunghe indagini che risalgono sin dal 2017, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare per dodici persone con l’accusa di aver costituito un’associazione per delinquere, con a carico vari delitti contro la pubblica amministrazione (ad esempio: estorsioni, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, frode nelle pubbliche forniture e molto altro ancora). In particolare, uno degli obiettivi era quello di mettere parenti e conoscenti vari come funzionari pubblici in varie cooperative e/o associazioni.
I 12 fermati si interessavano, anche e soprattutto, della gestione di cooperative e associazioni coinvolte nell’amministrazione e controllo di migranti minorenni non accompagnati, con un giro di denaro pari a circa 20 milioni di euro, ma anche di cooperative che si occupano di persone diversamente abili ed anziani, allo scopo di reinvestire i profitti in altre lucrose attività imprenditoriali.
Come funzionava questo losco giro? A capo di questa cosca erano BIONDI PIETRO MARINO e IAPICHELLO GEMMA che, tramite gli appoggi all’INPS di Catania di DI FRANCA NATALE e di Sondrio di DUCA PAOLO, prendevano in carico le cooperative dei parenti dei funzionari pubblici addetti al controllo del settore, agendo indisturbati nelle loro truffe e nei loro raggiri.
Queste cooperative, nei fatti, eludevano metodicamente gli obblighi contrattuali stipulati con vari enti della pubblica amministrazione; somministravano cibo di scarto; non garantivano le adeguate condizioni igienico sanitarie; non veniva fornita la dovuta assistenza tramite personale qualificato.
Biondi Pietro, capo principale di questo progetto, era solito farsi consegnare 400 euro da ogni giovane extracomunitario ospite nelle varie strutture, in cambio della promessa di un contratto di lavoro presso le cooperative gestite, al fine di ottenere l’agognato permesso di soggiorno.
Il Gip del Tribunale di Catania, oltre ad aver emesso le ordinanze di custodia cautelare (per Biondi e Iapichello) e degli arresti domiciliari, ha disposto il sequestro preventivo delle seguenti cooperative e associazioni: Associazione Solidarietà 2000, Cooperativa Comunità Per Vivere Insieme, Cooperativa Onlus Pianeti Diversi, Cooperativa Progetto Vita Onlus, Cooperativa Comunità Il Quadrifoglio Onlus, Cooperativa Alba, Cooperativa Le Fata Dell’arcobaleno, Associazione Albero Della Vita.
BIONDI PIETRO non è un volto nuovo ad Adrano, infatti, nel 2016, il suo nome era stato fatto e fortemente promosso per occuparsi della struttura della “Sangiorgio Gualtieri” affinchè venisse predisposta per l’accoglienza di giovani extracomunitari (ARTICOLO & ARTICOLO 2).
ECCO LA LISTA DEGLI ARRESTATI:
Biondi Pietro Marino (1956), tradotto nel carcere di Catania di Piazza Lanza.
Iapichello Gemma (1976), tradotto carcere di Catania di Piazza Lanza.
Chylewska Hatarzyna Eugenia, detta “Kasia” (1980), ai domiciliari.
Di Franca Natale (1959), ai domiciliari.
Duca Paolo (1968), ai domiciliari.
Favatella Clara (1982), ai domiciliari.
Foti Giuseppina (1972), ai domiciliari.
Giannone Alessandro (1983), ai domiciliari.
Palumbo Giuseppe Maria (1957), ai domiciliari.
Pasqualino Liliana Giuseppina (1963), ai domiciliari.
Politi Francesca Provvidenza (1985), ai domiciliari.
Ventimiglia Francesca (1961), ai domiciliari.