Natale, si sa, è il periodo degli acquisti: i regali donati o ricevuti, si concentrano soprattutto in questa fase in cui si è sempre alla ricerca del prezzo più conveniente per poter risparmiare qualche euro.
Ormai in Italia il 50% degli acquisti totali, specialmente in ambito tecnologico, vengono effettuati online. I maggiori operatori commerciali (Amazon, Ebay ecc.), propongono una miriade di prodotti per tutte le tasche e il consumatore ha solo l’imbarazzo della scelta circa le caratteristiche del prodotto e la spesa finale.
È molto importante pertanto focalizzare l’attenzione sul diritto di recesso che spetta sempre al consumatore: un diritto ormai consolidato dal Codice del consumo (artt. 52 e ss.), che garantisce all’acquirente la possibilità di restituire, entro precisi termini, il prodotto acquistato.
Il legislatore, recependo direttive europee, ha voluto garantire all’acquirente online lo specifico diritto di poter recedere dal contratto di acquisto sottoscritto telematicamente, proprio perché il prodotto si “materializza” a quest’ultimo solo al momento stesso della ricezione: anche se i prodotti sono sempre fedelmente descritti sui siti di e-commerce, tuttavia la presa visione e la prova diretta del prodotto possono convincere il ricevente che quell’oggetto non era in realtà quello che si voleva. Oppure perché, più semplicemente, il prodotto risultidifettoso o addirittura rotto.
Un trattamento di favore che permette dunque all’acquirente, di “ripensarci” e sciogliere il contratto unilateralmente, senza che il venditore possa opporre alcunché. Tutto ciò nel rispetto, ovviamente, di alcune formalità giuridiche e temporali che devono essere necessariamente rispettate. Vediamo quali sono.
MODI E TEMPI DEL RECESSO
Il consumatore ha 14 giorni per recedere dall’acquisto, comunicando la sua volontà al venditore. Il termine dei 14 giorni, è bene ricordarlo, decorre non dal momento in cui si definisce l’acquisto online, ma dal momento in cui il prodotto arriva al destinatario. Fuori da tale termine, il recesso non sarà più possibile. A quel punto, in caso di difetto del prodotto, sarà invece possibile applicare la garanzia del prodotto, valevole per 2 anni: ma in questo caso l’oggetto verrà riparato, non certo rimborsato.
L’utente ha diritto di non specificare i motivi del recesso, perché si presume per legge una circostanza: chi compra a distanza, non “vede” e non “tocca” direttamente l’oggetto della vendita, del quale prende completa visione solamente al momento della consegna.
L’acquirente deve comunicare dunque entro 14 giorni al venditore, attraverso un modulo di recesso che quest’ultimo dovrà necessariamente mettere a disposizione della clientela sul proprio sito, indicando anche le modalità di ricezione (solitamente raccomandata a/r oppure p.e.c.): i costi di spedizione del prodotto, in questo caso, saranno però a carico del consumatore, salve diverse pattuizioni contrattuali.
Una volta avuta corretta comunicazione del recesso, il venditore entro 14 giorni deve restituire le somme ricevute dall’acquirente. Il venditore ovviamente può riservarsi di valutare l’integrità del prodotto: se questo risulterà manomesso o rotto dallo stesso acquirente, il venditore potrà anche escludere il rimborso.
***