Continuiamo nelle nostre denunce grazie alla collaborazione dei nostri lettori: dopo la segnalazione sui rifiuti gettati presso la grotta di S. Nicolò Politi, ne arriva un’altra riguardante la via Prato Fiorito, una delle vie d’ingresso verso l’Etna che offre la nostra cittadina. Dopo la sua segnalazione sul nostro muro abbiamo incontrato il nostro lettore (che vuole mantenere l’anonimato) che ci ha cosi potuto fare notare lo scempio che si sta verificando sopra il largo S. Nicolò Politi, precisamente dopo la contrada “Laparo”. Sono presenti alcuni elettrodomestici bruciati da un rogo, e del materiale edile di risulta, che di giorno in giorno si accresce magicamente nelle quantità. La nostra collaborazione doveva essere nell’aiutare a ripulire l’area ma il tipo di materiale presente non è idoneo ai mezzi di nostro possesso e ci troviamo “costretti” a segnalare il tutto alle autorità competenti sperando che si mobilitino cosi come egregiamente fatto per “Spicuddu”.
Il nostro tour dello scempio non finisce qui purtroppo, poichè facendo un giro nelle zone periferiche del nostro territorio, in particolare quelle ricadenti sulla Valle del Simeto ci siamo imbattuti in diverse aree naturali molestate dalla presenza di rifiuti di ogni genere: il caso più eclatante è nella Conca del Manganello, un luogo di alta naturalità con grandi potenzialità turistiche, ridotta a discarica a cielo aperto: dal materiale di risulta ai copertoni di automobili e tir, da grandi porte di legno a rifiuti plastici di ogni genere che arrivano fino al letto di un fiume ridotto già ad una semplice pozza dalla forte siccità di questa stagione e che hanno già reso impraticabile la stradina che permette la visita del luogo. Indignarsi serve ormai a ben poco, è l’ora di rimboccarsi le maniche e dare un segnale forte ai cittadini e alle istituzioni:
Ancora rifiuti e microdiscariche: la segnalazione di un nostro lettore ed il nostro approfondimento. Conca del Manganello ridotta ad un immondezzaio
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Ho visto con i miei occhi, a ferragosto, gente che raggiungeva le vigne con la macchina carica di rifiuti, scaricando tutto al primo cassonetto. Purtroppo, nella situazione socio-culturale in cui versa Adrano, l’unico modo per far comprendere che la differenziata conviene è parlare di risparmio in termini quantificabili, altrimenti neanche tra due generazioni sarà possibile raggiungere risultati degni di questo nome.
Togliere i cassonetti non è uno sfizio ma lo impone la nuova direttiva europea… e sebbene non lo dimostriamo anche noi siamo europei e dobbiamo avere la capacità di civilizzarci al più presto. Ma cmq non è un problema di cassonetti, le discariche c’erano anche prima, è questione di senso civico da un lato e di controlli dall’altro. Con tutto lo schifo che ogni giorno viene gettato in luoghi non consoni sono sicuro che mai nessuno ad Adrano ha ricevuto una multa per aver gettato rifiuti in luoghi non autorizzati, e spero di essere smentito. E se io cittadino so di non essere punito mi sentirò legittimato a commettere l’infrazione. Riguardo alla strada che va verso Centuripe alcune delle foto che ho pubblicato si riferiscono proprio a quell’area.
Da quando hanno tolto i cassonetti dell’immondizia per le strade di Adrano(e qualcuno dovrebbe ancora spiegarmi il perchè), la gente si sente legittimata a gettare la spazzatura dove ritiene più conveniente (vedi strade, giardini, zone stradali ecc.).
Ma a chi è che vengono queste idee brillanti? Perchè io cittadino di Adrano, se devo buttare la spazzatura, devo andare a cercare un cassonetto a Biancavilla?
Secondo me, tutti i progetti e le idee che vengono poste in essere nella nostra città, debbono in primo luogo essere commisurate alla civiltà (pari a zero), all’educazione (pari a zero) e al rispetto dell’ambiente (pari a zero, se non per la strada sotto casa) del cittadino medio adranita.Obbligare il cittadino ad attendere 2 giorni per il ritiro della differenziata, o chiamare il numero verde per il ritiro degli elettrodomestici da demolire, è qualcosa che può funzionare a Pisa, a Siena, a Trieste, non certo in questo paese.
P.S: un’altra discarica a cielo aperto, anzi diverse, se ne trovano nella strada che porta a Centuripe, quella che scende da via della Regione…un vero schifo!