Il Consiglio direttivo del Presidio partecipativo del Patto di Fiume Simeto, nella riunione svoltasi a Paternò domenica, ha fatto il punto dell’iter di approvazione da parte dei consigli dei comuni dello schema della convenzione quadro ed ha constato che solo uno dei 10 comuni aderenti l’ha completato mentre alcuni hanno adottato solo le delibere di giunta e due non hanno adotto né le delibere di giunta né di Consiglio. I dici comuni del patto di Fiume Simeto sono: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Centuripe, Motta S. Anastasia, Paternò, Ragalna, Regalbuto, S. Maria di Licodia e Troina. Di questa lentezza delle giunte e dei Consigli comunale nell’adottare le delibere di approvazione dello schema di convenzione quadro, il Consiglio direttivo del Presidio partecipativo del Patto di Fiume Simeto è seriamente preoccupato perché, come leggiamo nella nota diffusa al termine delle riunione di Paternò, “ciò comporta il rischio di essere esclusi dal programma del ministero per lo sviluppo economico e la coesione territoriale denominato Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI)” e di perdere i relativi finanziamenti per svariati milioni di euro destinati a settori di straordinaria importanza quali istruzione, sanità e trasporti”. Il Consiglio direttivo del Presidio “auspica che il senso di responsabilità doveroso verso i cittadini porti gli Enti ad oggi inadempienti a deliberare tempestivamente ed invita tutti i cittadini a partecipare all’incontro pubblico che si terrà ad Adrano giovedì 23 Aprile, alle ore 16.30, presso il Palazzo Bianchi, piazza Umberto, di fronte al castello Normanno”. L’adozione di queste delibere da parte delle giunte e dei consigli comunali sono indispensabili per la stipula ufficiale della convenzione quadro del Patto di Fiume Simeto, che è stato pensato per promuovere la tutela e lo sviluppo economico del territorio dei dieci comuni del medio corso del fiume Simeto.

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Silvano Privitera