Vittorio Fiorenza su La Sicilia di oggi

Dalla truffa dello specchietto a quella della biglia di metallo. E’ l’evoluzione del raggiro.
Cambiano i modi, ma l’effetto rimane lo stesso. Occhi aperti e massima allerta ad Adrano, sulla Ss 284, verso Bronte. Sarebbero almeno tre le “trappole”, tentate o messe a segno nelle ultime due settimane, nei confronti di ignari automobilisti, persuasi dall’abile truffatore di avergli urtato la macchina.
Lo scopo è sempre uno: “scroccare” un po’ di soldi per il presunto danno subito. La tecnica è questa: il tizio procede normalmente con la sua auto, sceglie l’obiettivo e, mentre si fa sorpassare, gli lancia una biglia di metallo.
Il colpo mette in allarme l’ignaro guidatore che intanto riceve segnali per accostare da parte del truffaldino. E’ quest’ultimo che poi dice di essere stato urtato e magari mostra la leggera ammaccatura (già presente, in realtà) alla propria auto. Di fronte al fare irritato e a richieste assicurative, c’è chi, ammettendo pure di avere sentito effettivamente una botta, cede, sborsando qualche pezzo da 50 euro, pur di togliersi dall’impiccio.
«L’ultimo episodio è capitato a mia moglie – racconta un giovane di Biancavilla, che lancia l’allarme-, qualche giorno fa, quando questo tizio, a bordo di una Fiat Punto grigia mette in atto la scenetta, ma mia moglie, capito l’inganno, è risalita in macchina ed è andata via. In effetti, poi, sull’auto abbiamo notato un “bollo”, come lasciato da una pallina metallica».
E’ una novità, questa. E’ assai nota, invece, la truffa dello specchietto. E forse perché risaputa, il truffatore ha apportato una variante al piano. E allora, d’ora in poi, attenzione pure alle biglie.
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