Metti un pomeriggio trascorso in compagnia del popolare attore catanese Enrico Guarneri e del giornalista adranita Nicola Savoca, il risultato non poteva che essere un’esplosione di allegria, nonché un momento dedicato all’approfondimento, tra gli altri, di temi quali il teatro e cinema.
L’incontro, organizzato dall’Università della terza età e del tempo libero “Ing. Vincenzo Bua”, si è svolto ieri pomeriggio nella sala delle conferenze di Palazzo San Domenico. La vita artistica di Enrico Guarneri è stata passata, durante l’intervista di Nicola Savoca, sotto una vera e propria lente d‘ingrandimento. Si è discusso su tutto di cinema (con l’uscita nelle sale italiane, proprio ieri, del così detto cinepanettone “Natale col Boss”, prodotto da Aurelio De Laurentiis, che vede tra gli interpreti proprio Guarneri nei panni – come lo stesso ha raccontato – di un commissario di polizia alle prese con due improbabili investigatori), ma anche di teatro (ed in particolare con “Natale in casa Cupiello”, l’attore è infatti tra i protagonisti del “superclassico” scritto da Edoardo De Filippo, che ieri sera è andato in scena al teatro Bellini di Adrano ed in replica oggi). Insomma Guarneri si è messo a nudo parlando dell’esperienza sul set cinematografico. Ma è discutendo di teatro che i suoi occhi si sono letteralmente illuminati: “La profondità dei testi classici non ha pari – ha affermato -, ci vorrebbe decisamente più teatro per tutti”.
Non è mancato poi un momento di seria critica nei confronti dei programmi televisivi odierni che poco spazio lasciano alla cultura e che anzi forniscono ai giovani un modello alquanto distorto della realtà, Guarneri ad esempio ha definito la creatrice del talent “Amici”, Maria De Filippi: “Un industriale che ha colto in pieno la formula esatta per fare audience”.
Inutile dire che il momento tanto atteso dai presenti è stato quello dedicato al noto personaggio creato da Enrico Guarneri: “Litterio”. Tanta la curiosità relativa alla nascita del personaggio che per l’attore è oramai una sorta di maschera, una creazione quella di “Litterio” che racchiude in sé tutta la “sicilianità” possibile e che rappresenta allo stesso tempo la figura dell’eroe e dell’antieroe.
Insomma l’intervista ad ampio raggio di Nicola Savoca ha restituito ai presenti tutta la profondità di un artista a 360 gradi che a volte da qualcuno viene identificato solo con il suo personaggio comico, buono e furbo al punto giusto: “Litterio”.

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Alice Vaccaro via siciliajournal.it