Era stato un ex ispettore di polizia di 85 anni a mettere i carabinieri del Radiomobile di Pordenone sulle tracce di Giuseppe Restivo, 22 anni, di origini siciliane e residente ad Adrano (Catania) ma senza fissa dimora. L’anziano era stato uno dei due ultraottantenni ad avere subìto dal giovane un tentativo di truffa – quella ormai molto nota nel Pordenonese e non solo – dello specchietto rotto.

Restivo, ieri in udienza preliminare, ha patteggiato di fronte al giudice Roberta Bolzoni 10 mesi di reclusione e 500 euro di ammenda, senza la sospensione condizionale della pena. In più il magistrato ha disposto la confisca della sua automobile, in quanto bene “strumentale” per compiere il reato. Lo “scherzetto”, infatti, è sempre il solito: il truffatore avvicina un automobilista e, dopo aver simulato un incidente, lo accusa di aver provocato la rottura dello specchietto retrovisore della propria vettura. La richiesta danni immediata, per chiudere la vicenda, è il passo seguente. Ma l’anziano ex agente di polizia, invece di ascoltare quello che Restivo voleva dirgli, si era allontanato velocemente facendo fallire il piano del siciliano. Quindi aveva chiamato immediatamente i carabinieri per segnalare l’accaduto.

Agli ordini del maggiore Marco Campaldini, quindi, i militari del Radiomobilie avevano intensificato l’attività investigativa, che li aveva portati a rintracciare a Torre l’autore della tentata truffa, il quale, che, alla guida della propria Alfa Romeo 147 grigia, stava probabilmente cercando altre potenziali vittime. E quel giorno – era il 19 agosto dello scorso anno – ne aveva trovata un’altra, un uomo di 86 anni. L’ispezione del mezzo, posto sotto sequestro, aveva permesso ai carabinieri di constatare che lo specchietto retrovisore esterno sinistro era stato volutamente modificato per simularne la rottura e ingannare così le vittime. I carabinieri avevano quindi inoltrato alla procura una dettagliata informativa.

Proprio ieri, intanto, sono arrivare alle forze dell’ordine nuove segnalazioni di tentate truffe dello specchietto rotto lungo la strada che da Bannia porta a San Vito. In questo caso l’auto “sospetta” sarebbe una Peugeot. (b.o.)

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