L’elisuperficie di Adrano, in contrada Difesa Luna, non può consentire l’atterraggio dell’elisoccorso per un “intervento secondario”. Secondo la classificazione italiana, interventi secondari sono quelli nei quali l’elicottero viene impiegato per il trasporto di un paziente critico da un ospedale all’altro, tipicamente verso un centro ospedaliero dotato di strutture specialistiche assenti nel presidio inviante, differenziadoli dai “primari”, in cui l’elicottero viene inviato direttamente sulla scena dell’incidente o del malore, eventualmente in contemporanea ad altri mezzi o squadre di soccorso.
E’ quanto emerge da fonti del 118. L’elicottero infatti, nei giorni scorsi, non è giunto ad Adrano per il trasporto di una adranita che necessitava il trasferimento dopo l’insorgenza di serie complicazioni post partum. La donna è stata quindi trasportata in ambulanza a Catania e poi, da lì, in eliambulanza a Siracusa, dove si trova ricoverata in coma farmacologico.
Mancherebbe la comunicazione all’ENAC per poter utilizzare al “100%” l’elisuperficie di Adrano. A chi spetterebbe chiedere l’autorizzazione? Secondo alcuni, all’Associazione che la gestisce (da qualche mese). Secondo altri all’Amministrazione.
Dopo le polemiche riguardanti la gestione della stessa struttura (leggi), sarebbe bene evitare di perdere tempo prezioso, specie quando in ballo c’è la salute delle persone.
Credits @ alfredo ranno