fonte: Salvo Sidoti sul quotidiano La Sicilia

Vetrina sfondata e furto di capi d’abbigliamento in via Cappuccini

Adesso questo fenomeno rischia davvero di creare un certo allarme tra i commercianti adraniti. E’ tornata in azione, infatti, la banda che manda in frantumi, con l’auto «ariete», le vetrate dei negozi e poi fa razzia di capi d’abbigliamento. Tre furti attuati in poco meno di un mese con la stessa tecnica e sempre ai danni di negozi d’abbigliamento sono tanti e generano inquietudine non solo ai danni delle vittime ma anche tra tutti coloro che operano nello stesso settore. I malviventi sono tornati a colpire la notte scorsa (12 ottobre) e ancora una volta in via Cappuccini. Come detto, stesse modalità per introdursi nel negozio: un’autovettura è stata scagliata contro la vetrata che è andata in frantumi, è stato quindi creato il varco per i malviventi che, arraffati i vestiti, li hanno poi probabilmente caricati nella stessa vettura e poi sono fuggiti, facendo perdere le loro tracce. Sul posto si sono recati gli agenti del commissariato di polizia di Adrano che hanno raccolto tutti gli elementi utili per risalire alla banda dell’auto «ariete». Secondo una prima stima della merce rubata, i ladri avrebbero portato via vestiti per circa 15-20 mila euro. La polizia sta tentando anche di scoprire se si tratti degli stessi individui che hanno già colpito per tre volte ad Adrano in meno di un mese: sempre utilizzando la stessa tecnica, sempre ai danni di negozi di abbigliamento e sempre lungo la stessa via. L’ultimo colpo della banda risale alla fine di settembre. Nel mirino appunto un negozio di via Cappuccini: sull’auto «ariete», che aveva sfondato la vetrata dell’esercizio commerciale, furono caricati vestiti per circa un 50 mila euro. Solo qualche settimana prima, un’autovettura venne scagliata contro le vetrata di un altro negozio di abbigliamento di via Casale dei Greci. Anche qui stesse scene con auto lanciata nottetempo contro vetrine di negozi e capi di abbigliamento di valore portati via da ladri temerari.

Nel frattempo, dinanzi alle vetrate di diversi esercizi commerciali adraniti, cominciano ad apparire vere e proprie sbarre di ferro. Le forze dell’ordine latitano, i commercianti si difendono.
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