Salvo Sidoti su La Sicilia

«Isolati da oltre due mesi e scollegati dal mondo». E’ questo il grido di rabbia che lanciano le aziende che operano in contrada Contrasto, a circa 6 km dal centro abitato di Adrano: sono costrette a lavorare e produrre senza potere utilizzare il telefono e quindi la rete Internet a causa di guasti nelle linee telefoniche.
Con una lettera inviata alla Telecom e per conoscenza al prefetto di Catania, al presidente della Provincia regionale di Catania e al nostro quotidiano, decine di aziende chiedono interventi urgenti affinché si provveda a ripristinare il servizio telefonico.
A farsi sentire sono soprattutto le società della Geo industrie che in una nota congiunta scrivono: «Tutte le aziende che operiamo nella zona industriale di Adrano (strada statale 121) da fine luglio siamo isolate dalla rete fonia e dalla rete dati. Abbiamo giornalmente sollecitato la Telecom che non ha ancora provveduto alla riattivazione. Abbiamo intrapreso tutte le azioni legali a tutela dei nostri diritti, nel contempo – si legge ancora nella nota – un’area che occupa circa 500 dipendenti viene scollegata dal mondo, riportando gravissimi danni. Tutto questo è un attentato alla sopravvivenza delle nostre aziende. Ci rammarichiamo di fare impresa in Sicilia».
C’è grande delusione, dunque, tra gli imprenditori che operano in contrada Contrasto, ad Adrano, i quali chiedono l’intervento delle «autorità, al fine di ripristinare la normale operatività delle aziende». Nella lettera viene evidenziato, inoltre, che «la Telecom da 8 anni ci dice che deve sostituire le linee e invece si sono verificate almeno 10 isolamenti della durata di almeno una settimana negli ultimi quattro».
Ma a lamentare disagi sono anche gli imprenditori degli stabilimenti ubicati nella vicina contrada Rinazzi, nel territorio di Biancavilla. Anche qui molte aziende sono isolate. «Ma le bollette arrivano puntuali – dice un imprenditore di contrada Rinazzi – oltre al danno la beffa. Infatti, anziché i rimborsi, l’azienda telefonica ci chiede il pagamento della quota fissa dell’abbonamento».

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