Incassata la disponibilità dei 3 “attori” a costituire un unico ente, la Regione Siciliana potrebbe entro la fine di quest’anno ultimare l’iter burocratico. La Regione, come tutti sanno, ha già messo cappello sul destino della Casa dei Bambini affidandola ad una cooperativa che si è impegnata a ristrutturare l’immobile (costo stimato: poco più di 200 mila euro) e a pagare 40 mila e cento euro l’anno per 15 anni. Il rappresentante legale della cooperativa, Pietro Biondi, non ha fatto mistero sull’utilizzo della “Casa”: “Non escludiamo – ha detto – di ospitarci minori extracomunitari”. Per tornare all’esempio del Monopoli, la politica – affidando ad un privato la struttura – ha già messo un paio di casette su Parco della Vittoria (sarebbe via Vittorio Emanuele, per intenderci) in previsione dell’Operazione Fusione che ingloberà in un corpo unico le tre strutture sopra citate. Ai 50 potenziali ospiti della Casa dei Bambini se ne potranno aggiungere altri 50 per “Gesù e Maria” (una volta ristrutturata la Casa delle Fanciulle) e chissà quanti altri per la Casa di Ospitalità (che attualmente ospita un gruppo di anziani). Sempre che, nel territorio, non spuntino d’incanto altre strutture riferibili alla Regione Siciliana.
Adrano, il “Cara dei bambini” e l’ente unico, trino e quattrino
0Incassata la disponibilità dei 3 “attori” a costituire un unico ente, la Regione Siciliana potrebbe entro la fine di quest’anno ultimare l’iter burocratico. La Regione, come tutti sanno, ha già messo cappello sul destino della Casa dei Bambini affidandola ad una cooperativa che si è impegnata a ristrutturare l’immobile (costo stimato: poco più di 200 mila euro) e a pagare 40 mila e cento euro l’anno per 15 anni. Il rappresentante legale della cooperativa, Pietro Biondi, non ha fatto mistero sull’utilizzo della “Casa”: “Non escludiamo – ha detto – di ospitarci minori extracomunitari”. Per tornare all’esempio del Monopoli, la politica – affidando ad un privato la struttura – ha già messo un paio di casette su Parco della Vittoria (sarebbe via Vittorio Emanuele, per intenderci) in previsione dell’Operazione Fusione che ingloberà in un corpo unico le tre strutture sopra citate. Ai 50 potenziali ospiti della Casa dei Bambini se ne potranno aggiungere altri 50 per “Gesù e Maria” (una volta ristrutturata la Casa delle Fanciulle) e chissà quanti altri per la Casa di Ospitalità (che attualmente ospita un gruppo di anziani). Sempre che, nel territorio, non spuntino d’incanto altre strutture riferibili alla Regione Siciliana.