Una storia mica tanto complicata che parte da lontano e che oggi vede due interrogazioni parlamentari investire, in primis, il governo nazionale. Al centro dei riflettori c’è Adrano per una vicenda che chiama in causa circa 15 milioni di euro mai versati dal Comune alla società Enel Sole srl e che non sarebbero mai stati iscritti in Bilancio. Ed è sulla scorta di questi questi numeri che la questione è approdata direttamente in Parlamento. Vi sono due differenti interrogazioni: una dei senatori Antonio Scavone e Giuseppe Compagnone (Gal); l’altra del senatore forzista Lionello Pagnoncelli.
SCAVONE E COMPAGNONE: “La società Enel Sole Srl nel 2014 ha espresso la volontà di cessare anzitempo il rapporto contrattuale in corso e procedere alla consegna dell’impianto di pubblica illuminazione al Comune di Adrano; il Comune ha manifestato il proprio consenso alla cessazione del rapporto con la Enel Sole Srl attraverso una risoluzione consensuale, facendo presente però di avere bisogno di maggior tempo, rispetto a quanto richiesto dalla società, per effettuare le procedure di scelta di un nuovo operatore economico; il canone annuale da corrispondere per contratto all’Enel Sole Srl è di 2.274.950,28 euro come emerge dalla determina dirigenziale n. 975 del 18 settembre 2014; la società Enel Sole in questi anni avrebbe richiesto con diversi solleciti il pagamento delle prestazioni effettuate e in data 2 febbraio 2010 ha notificato il decreto ingiuntivo n. 442/2010 per un importo pari a 4.804.997,40 euro e il giudice del Tribunale di Palermo ha concesso la provvisoria esecuzione, ma il Comune di Adrano si sarebbe opposto; Enel Sole Srl avrebbe comunicato in data 30 aprile 2012 che l’esposizione debitoria del Comune di Adrano ammontava a 11.030.119,33 euro; il Comune avrebbe iscritto in bilancio, per diversi anni, una somma di circa 1.000.000 euro per anno occultando e non iscrivendo in bilancio una somma pari a circa 1.200.000 euro per anno, somma prevista dal contratto con Enel Sole Srl quindi obbligatoria; il debito fuori bilancio ad oggi nei confronti di Enel Sole Srl sarebbe di circa 15.000.000 euro; emergerebbero irregolarità riguardanti i bilanci preventivi e i conti consuntivi almeno dal 2010 ad oggi; la Giunta del Comune di Adrano avrebbe voluto reiteratamente sottoporre all’approvazione vari bilanci preventivi e vari bilanci consuntivi non attendibili (non prevedendo circa 1.200.000 euro per anno nei confronti di Enel Sole Srl) per evitare di dichiarare il dissesto finanziario e conseguentemente evitare le sanzioni previste per l’ente e gli organi politici e amministrativi; la stessa Giunta con il bilancio di previsione 2014 avrebbe cercato, dopo la denuncia pubblica agli organi di stampa, di rettificare la prima proposta di bilancio preventivo (novembre 2014) inserendo tutte le somme previste per contratto con Enel Sole Srl, ma avrebbe utilizzato per pareggiare il bilancio un fittizio avanzo di amministrazione (consuntivo 2013) di 272,614,14 euro, in quanto i bilanci di previsione e i consuntivi precedenti sarebbero stati alterati dalla mancata imputazione di spesa obbligatoria nei confronti di Enel Sole Srl per circa 1.200.000 euro per anno, quindi sarebbe stato impossibile avere in precedenza un avanzo di amministrazione.
Si chiede di sapere: se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti; se non ritengano necessario disporre l’intervento del prefetto di Catania”.
PAGNONCELLI: “La Giunta del comune di Adrano con il bilancio di previsione 2014 (votato a febbraio del 2015) avrebbe cercato dopo la denuncia pubblica agli organi di stampa di rettificare la prima proposta di bilancio preventivo (Novembre 2014) inserendo tutte le somme previste per contratto con Enel Sole srl ma avrebbe utilizzato per pareggiare il bilancio un avanzo di amministrazione (consuntivo 2013) di euro 272,614,14 fittizio in quanto i bilanci di previsione e i consuntivi precedenti sarebbero stati falsati dalla mancata imputazione di spesa obbligatoria nei confronti di Enel Sole srl per circa 1.200.000,00 per anno quindi era impossibile avere in precedenza un avanzo di amministrazione.
Chiedo ai Ministri se fossero a conoscenza dei fatti e quali atti amministrativi intendano compiere al fine di adempiere alle funzioni di controllo e garanzia del funzionamento dell’ente locale e della società Enel Spa come proprietaria (100% delle quote) di Enel Sole srl; se ritengano di intervenire urgentemente, anche attraverso ispezione, al fine di evitare incompatibilità e possibilità di occultamento dei documenti contabili; se ritengano quindi necessario far intervenire, ognuno per le proprie competenze, il Prefetto di Catania e il Presidente della Regione Sicilia”.