Buttare per sbaglio mille euro nel cassonetto per la raccolta degli indumenti usati e recuperarli dopo qualche giorno grazie alla lealtà e all’onesta di chi con quei cassonetti ci lavora. L’episodio è accaduto ad Adrano e a raccontarlo è il protagonista (che vuole rimanere anonimo) suo malgrado di una storia alla quale lui stesso ancora stenta a credere.

Accade che sua moglie, nel cassonetto butta erroneamente con gli abiti usati anche una borsa con dentro un portafoglio contenente mille euro in contanti. Quando se ne accorge è ormai troppo tardi perché impossibile per l’utente aprire il contenitore dotato di un sistema di chiusura particolare dopo l’introduzione degli abiti. A questo punto l’uomo tenta di recuperare la somma, consapevole che sarà una impresa quasi impossibile ma non dispera e si mette in contatto con la ditta calabrese che si occupa del servizio ad Adrano, la quale dopo avere chiesto maggiori informazioni e altri elementi, ha assicurato che avrebbe fatto di tutto per recuperare borsa e soldi.

Naturalmente è stata grandissima la sorpresa per il proprietario del portafoglio, quando la ditta gli ha comunicato che sarebbe tornato in possesso dei suoi soldi. «Anche se non ci credevo minimamente, mi hanno riconsegnato il tutto – ci racconta ancora incredulo il proprietario del portafoglio – è un episodio che fa onore a chi lavora, ho lasciato una ricompensa alla ditta, che non la voleva assolutamente. Sono andato in Calabria per ringraziarli personalmente».

Venuto a conoscenza del fatto, il sindaco di Adrano Pippo Ferrante ha inviato una lettera di ringraziamento e di lodi alla ditta calabrese. «Sento il dovere di manifestare l’apprezzamento di questa amministrazione alla ditta “Città Pulita” – scrive il primo cittadino – per un gesto che, pur rientrando nella normalità del comportamento di persone avvezze al rispetto degli altri e delle loro esigenze, che comprendono il valore del denaro onestamente e laboriosamente guadagnato, resta comunque un gesto nobile, da additare come esempio in questa società e in questi tempi che sembrano avere ormai dimenticato i più elementari comportamenti di una cittadinanza attiva, partecipativa e solidale. Grazie anche a nome dei cittadini che rappresento».

Una bella storia che vale la pena di raccontare e di sottolineare, soprattutto in tempi in cui emergono sempre più episodi di violenza e di prevaricazione.

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Salvo Sidoti via lasicilia.it