Mentre c’è chi pensa e fa polemica per un inutile Carnevale, la nostra città è ormai al collasso. Ecco il servizio andato in onda oggi al Tg1 curato da Gugliemo Troina.
zione, cioè non hanno voluto prendere soldi in prestito.
«L’emergenza rifiuti a Paternò – si legge in una nota della presidenza della Regione – è conseguenza dei mancati versamenti, da parte del Comune, all’Ato Simeto Ambiente. Nonostante la Regione abbia messo a disposizione degli enti locali siciliani l’accesso ad un fondo di rotazione per pagare i debiti, il Comune di Paternò, così come altri 9 Comuni della provincia di Catania, non ha avanzato alcuna richiesta. L’assessorato regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica, su richiesta dell’assessore all’Energia, Pier Carmelo Russo, ha quindi nominato 10 commissari ad acta che, sostituendosi alle amministrazioni inadempienti, hanno già provveduto, in questi giorni, a presentare l’istanza per l’accesso al fondo, così come previsto dalla legge finanziaria del 2009».
Con i 2 milioni e 200mila euro
accreditati ieri, le anticipazioni della Regione ai Comuni di «Simeto Ambiente» ammontano ad oltre 28 milioni di euro. Somme che dovranno essere restituite. Ma considerate le difficoltà finanziarie in cui si dibattono i Comuni siciliani, sono stati concessi ulteriori tre mesi di tempo per il pagamento della prima rata.
«Visto il perdurare delle condizioni di emergenza pubblica igienico-sanitaria e per non gravare ulteriormente sulle casse degli enti locali siciliani – ha detto l’assessore Caterina Chinnici – abbiamo deciso, in accordo con la Ragioneria generale, che il recupero delle somme venga effettuato a partire dalla seconda trimestralità. La legge prevede che il rimborso dovrà avvenire entro i tre anni successivi dalla erogazione.
Una decisione dettata dalla constatazione del fatto che le casse dei Comuni sono vuote, anche a causa della mancata riscossione dei tributi sui rifiuti. E’ il cane che si morde la coda. Il circolo vizioso potrà essere interrotto solo con la riforma dell’attuale sistema che, tranne alcuni casi sporadici, è stato un fallimento.
fonti: La Sicilia, Tg1
Ma quanto tempo dovremo ancora attendere per lo smantellamento di queste maledette ATO???
E’ palese che non sono state ancora rimosse, xke vi sono dietro degli interessi economici spaventosi, ma la situazione è assolutamente insostenibile.
Penso che prima di ogni cosa, ponte sullo stretto, feste di palazzo, contrasti politici a Palazzo d’Orleans, debba essere curato il diritto dei cittadini a vivere in condizioni igienico-sanitaria quantomeno DECOROSE…