Cari amici di ObBiettivo Adrano, ricorderete che qualche mese fa c’eravamo occupati di quello che è ormai divenuto un tormentone, il cosiddetto “caso commissioni”. Da varie segnalazioni era emerso che le Commissioni Consiliari, invece che servire a promuovere un produttivo confronto politico (che ad Adrano manca da tempi immemorabili!) e soprattutto atti, rappresentavano quasi esclusivamente una vera e propria “macchina mangiasoldi”.

Si tratta ovviamente di un problema che valica i confini della nostra città. Citiamo, a titolo di esempio, il caso biancavillese, dove (solo per ricordare lo scandalo maggiore), le commissioni avevano impiegato un anno per discutere sull’orientamento della bandiera comunale, accatastando gettoni su gettoni piuttosto che fare un semplice copia e incolla del regolamento-tipo preparato dal Quirinale.

Di certo, il monitoraggio dell’attività delle Commissioni è reso difficile dal fatto che non venga data notizia della frequenza delle convocazioni e che le stesse non siano aperte al pubblico. Ciò nonostante, sulla scorta dei rumors e delle lamentele di molti, nei mesi scorsi, il Direttore Generale del Comune, la Dott.ssa Sidoti, si era occupata della “questione” e di parte dei suoi sprechi, eliminando di fatto il “gettone” per i Consiglieri capigruppo (per i quali prima era possibile partecipare a tutte le Commissioni, ricevendo un gettone per ogni partecipazione).

Purtroppo però, come era facile immaginare, il problema era ben lungi dall’esser risolto: le Commissioni continuano ad essere convocate ad un ritmo alquanto “allegro”, producendo poco dal punto di vista amministrativo (questo crediamo sia sotto gli occhi di tutti). Ogni volta che si pone il problema assistiamo ad una levata di scudi da parte di molti Consiglieri che, abbandonati gli schieramenti di appartenenza, si ritrovano uniti nel difendere lo status quo. Che dimostrassero la stessa unione, almeno una volta, nel difendere gli interessi della città!

La questione sembrava dimenticata quando giungono alla nostra attenzione, grazie alle segnalazione degli attenti lettori del blog, diverse Determine Dirigenziali aventi come oggetto dei “rimborsi spese” in favore di Consiglieri Comunali che risultano risiedere lontano da Adrano e chiedono puntualmente dei “rimborsi” per le frequentissime trasferte (spesso obbligate perchè legate all’occupazione lavorativa).
Basta visitare il sito istituzionale del Comune di Adrano e dare un’occhiata all’elenco delle Determine Dirigenziali. I documenti sono interessanti, più che per il rimborso in sè, perchè ci permettono di risalire anche al numero di sedute di Commissione convocate nell’arco di tempo X in cui il Consigliere Tizio o Caio chiede il rimborso spese.
A titolo di esempio, senza voler puntare il dito contro nessuno, dalla Determina del 27.05 si evince che un Consigliere di cui compaiono solo le iniziali, “dal 01.12.2009 al 31.03.2010 ha partecipato”, tra le altre, “a n° 122 sedute di Commissioni Consiliari Permanenti”… Non serve essere dei matematici per capire che 122 sedute di Commissione in meno di 120 giorni di calendario sono un tantino eccessive!

E’ pur vero che questo modus operandi non è generalizzato, che alcune sedute ricadono nello stesso giorno e che il tutto avviene nel rispetto della legge ma, specie in alcuni casi, sarebbe opportuno rendere trasparente il lavoro delle Commissioni, un pò come accade per le sedute consiliari, in modo da evitare il verificarsi di situazioni quantomeno discutibili.

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