Si tratta ovviamente di un problema che valica i confini della nostra città. Citiamo, a titolo di esempio, il caso biancavillese, dove (solo per ricordare lo scandalo maggiore), le commissioni avevano impiegato un anno per discutere sull’orientamento della bandiera comunale, accatastando gettoni su gettoni piuttosto che fare un semplice copia e incolla del regolamento-tipo preparato dal Quirinale.
Di certo, il monitoraggio dell’attività delle Commissioni è reso difficile dal fatto che non venga data notizia della frequenza delle convocazioni e che le stesse non siano aperte al pubblico. Ciò nonostante, sulla scorta dei rumors e delle lamentele di molti, nei mesi scorsi, il Direttore Generale del Comune, la Dott.ssa Sidoti, si era occupata della “questione” e di parte dei suoi sprechi, eliminando di fatto il “gettone” per i Consiglieri capigruppo (per i quali prima era possibile partecipare a tutte le Commissioni, ricevendo un gettone per ogni partecipazione).
Purtroppo però, come era facile immaginare, il problema era ben lungi dall’esser risolto: le Commissioni continuano ad essere convocate ad un ritmo alquanto “allegro”, producendo poco dal punto di vista amministrativo (questo crediamo sia sotto gli occhi di tutti). Ogni volta che si pone il problema assistiamo ad una levata di scudi da parte di molti Consiglieri che, abbandonati gli schieramenti di appartenenza, si ritrovano uniti nel difendere lo status quo. Che dimostrassero la stessa unione, almeno una volta, nel difendere gli interessi della città!
E’ pur vero che questo modus operandi non è generalizzato, che alcune sedute ricadono nello stesso giorno e che il tutto avviene nel rispetto della legge ma, specie in alcuni casi, sarebbe opportuno rendere trasparente il lavoro delle Commissioni, un pò come accade per le sedute consiliari, in modo da evitare il verificarsi di situazioni quantomeno discutibili.
Sarebbe l’ideale aprire al pubblico queste commissioni. Almeno ci possiamo rendere conto di persona del duro lavoro che fanno questi consiglieri che tanto critichiamo… Non so se sia possibile fare ciò ma se la risposta è si, qualsiasi persona onesta -come certamente sono i nostri consiglieri- farà di tutto per rendere il più trasparente possibile il proprio lavoro. Staremo a vedere dunque…anche se la cosa mi puzza parecchio!