Ormai dallo scorso mese di gennaio in via Favarotta, angolo via della Serra (zona corso Sicilia), si registra dal muro di contenimento di un terreno adiacente alle due strade la fuoriuscita di acqua sorgiva che si riversa in strada, formando un lento scorrere delle acque.
Un disagio prontamente segnalato dai residenti presso il locale Comando dei Vigili Urbani, ma senza alcun riscontro.
Per tale ragione lo scorso 21 marzo tutti i residenti hanno presentato al protocollo generale del comune un esposto scritto per sollecitare l’amministrazione comunale ad un tempestivo intervento, al fine di evitare e scongiurare rischi e pericoli, anche per i passanti.
Al suddetto esposto, secondo quanto ci comunicano i residenti, sarebbero state date, verbalmente, risposte vaghe che servivano a scaricare il comune da eventuali responsabilità in merito:
- la via Favarotta non esiste nella toponomastica comunale
- la competenza è dell’Acoset
- la via Favarotta non è mai stata collaudata, il comune non può intervenire
- la competenza è del proprietario del terreno in cui insiste la sorgente dell’acqua
Alla data odierna, a quattro mesi dalla prima segnalazione, nessun intervento risolutivo è stato messo in atto ed il problema si sta aggravando a causa del cattivo odore emesso dalle acque putride, al prolificarsi della presenza di insetti infestanti con conseguenti problemi di natura igienico-sanitaria e, non ultimo, della formazione di uno strato algale che rende particolarmente scivoloso il manto stradale, con grossi rischi per pedoni e mezzi a due ruote.
Pochi giorni fa un bambino in bicicletta è caduto proprio a causa della suddetta zona scivolosa, fortunatamente senza gravi conseguenze.
Alla luce di questi problemi alcuni nei giorni scorsi è stata protocollata una nuova richiesta di intervento urgente all’amministrazione comunale al fine di assicurare la salute pubblica e la pubblica incolumità.
“Siamo pronti ad intraprendere le vie legali se il comune non interviene per risolvere il problema – ci comunicano i residenti -. Riteniamo che il comune abbia il compito di intervenire, accertando al contempo le eventuali responsabilità di terzi e addebitando a questi gli eventuali costi.”
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