L’incontro ieri mattina. Vertice a Catania, tra il commissario liquidatore di Simeto-Ambiente, Angelo Liggeri, e undici sindaci del Catanese dell’Ato 3. Al centro della questione la nuova richiesta di anticipazioni di somme per coprire con fondi comunali o con la richiesta di accesso al fondo di rotazione della Regione, il costo del servizio (pagato il consorzio Simco restano le discariche) per il mese di agosto.
Ed ecco i Comuni interessati. Si tratta di Adrano, Biancavilla, Paternò, Santa Maria di Licodia, Camporotondo Etneo, Ragalna, Misterbianco, Nicolosi, Tremestieri Etneo, San Pietro Clarenza e San Gregorio, che ad oggi non hanno risposto alla richiesta di anticipazione. Undici su diciotto Comuni, dunque, in un faccia a faccia per capire, anche questa volta, come e sopratutto dove, trovare le somme. I sindaci strozzati dalle continue richieste si sono ridotti con bilanci a somme zero, eliminando qualsiasi servizio per le comunità che governano. Ore di dibattito intenso, per chiudere con la decisione dei Comuni di Adrano, Belpasso, Camporotondo Etneo, San Gregorio e San Pietro Clarenza, di anticipare con fondi propri.
Gli altri Comuni interessati si sono, invece, riservati di decidere, annunciando che si esprimeranno nei prossimi giorni, tentando in questo frangente di trovare la soluzione migliore. Per i primi cittadini resta un nodo da sciogliere, affrontato ieri nel corso della riunione grazie alla presenza anche di funzionari del governo regionale.
Ecco la questione: le continue anticipazioni richieste sono legittime? Possibile che il costo del servizio debba sempre essere coperto dal Comune senza che la voce compaia in bilancio? La risposta proprio alla Regione. Altra questione resta legata alla Tia e in particolare sulla legittimità delle bollette relativamente agli anni 2004-2008. La Confcommercio torna alla carica chiedendo che sulla vicenda venga fatta chiarezza una volta per tutte.
Intanto sul fronte rifiuti ieri mattina gli operatori ecologici sono tornati regolarmente al lavoro in tutti i comuni ripulendo le strade. Solo ad Adrano si sono registrati ancora stati d’agitazione, con i rifiuti rimasti in strada (vedi foto). Lunedì prossimo, intanto, il commissario liquidatore, Angelo Liggeri, invierà al Consorzio Simco la somma di 291 mila euro.
Ad Adrano rifiuti in strada
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La Sicilia 20/09
Adrano. Cassonetti stracolmi incendiati in più vie.
Da alcuni giorni gli operatori ecologici di Adrano sono entrati in sciopero per il mancato pagamento dello stipendio e non effettuano la quotidiana raccolta dei rifiuti. Con il caldo di questi giorni, il sole picchia e l’odore nauseabondo dei rifiuti fuoriesce dai cassonetti e si spande nell’aria, creando disagi ai residenti che devono tenere chiuse le finestre.
In molti, trovando stracolmi i cassonetti, depongono i sacchetti di spazzatura dove capita. Lo spettacolo che si presenta è indecoroso. Qualcuno ha pensato di «ovviare» al problema, dando fuoco nottetempo ai cassonetti pieni, in viale Casale dei Greci, in contrada Roccazzello, in piazza Dionigi il Vecchio e in via Della Solidarietà. Modo incivile di risolvere un problema che coinvolge la salute dei cittadini. Bruciando i cassonetti si procura un danno materiale alle casse comunali (in seguito andranno sostituiti quelli bruciati con altri nuovi).