Un calvario fra cambi di corsia, percorsi alternativi e chiusure autostradali.

Questo vuole solo essere un racconto di una giornata di viaggio verso Napoli.

Tutto comincia appena usciti dal traghetto, lo scenario che appare è “tenebroso” non esistono guide di corsia per orientarsi nella direzione giusta, cioè quella di andare a prendere l’“Autostrada”, anche l’illuminazione non è delle migliori ma pazienza proseguiamo per la nostra “strada”, tra continui interrogativi mentali (Dunni M…..a simu? Ma cu ni purtau? etc) ci accingiamo a prendere la rampa che ci immette sulla “Salerno Reggio C.”.
Immessi su questa splendida strada si palesano ai nostri occhi ripetuti cartelli di “Lavori in Corso”, a cui aggiungerei la dicitura “DA ANNI”. Comunque, superiamo questi primi cartelli a cui si susseguono continui e a volte pericolosissimi cambi di corsia e carreggiata dovuti a piccoli cantieri “Momentanei” situati su piccoli ma ripetuti tratti di questa importante arteria autostradale. Non è finita qui però, perché causa la pioggia caduta nei giorni e settimane scorse, tra l’altro pioggia non prevista nel progetto di questa Autostrada, arrivati a Falerna, località poco dopo Lamezia Terme, l’Autostrada si interrompe per soli 150 Km fino a Lagonegro. La strada che collega queste due località è la statale 18 chiamata dagli Autotrasportatori “la piccolina”, nome non attribuito certo per la sua lunghezza (150 km) bensì per la sua larghezza, almeno credo, visto che questa strada è composta da una corsia per senso di marcia. Per molti tratti questa strada è molto piacevole alla vista dato che costeggia il mare, ma non è molto piacevole da percorrere, visto che assieme a chi vuol godere dello spettacolo che la natura offre transitano su questa stradina tutte le merci da e per la Sicilia. Proseguiamo per il nostro viaggio, rientrati in Autostrada a Lagonegro la situazione migliora un po’, si incontra qualche cambio corsia ma nulla di troppo grave, diciamo che rispetto alla strada percorsa non ci si può aspettare ancora di peggio (peggio di così si può solo in Africa o in Asia). Tutto ritorna alla normalità nei pressi di Salerno dove ci siam fermati e punto da cui la situazione penso vada a migliorare man mano che si va verso Nord.
Spero, anche se non ci credo affatto, che questa strada venga portata a compimento, non tanto per le persone che come me fanno solo qualche gita o escursione fuori dalla Sicilia, ma soprattutto per gli autotrasportatori che immagino ne abbiano fino a sopra i capelli di questa incompiuta.

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