“La situazione è ormai arrivata al limite e penso che sia necessario l’intervento dell’esercito e della Protezione civile: le strade sono invase dai rifiuti e tra poco sarò costretto a chiudere le scuole”. E’ l’allarme lanciato dal sindaco di Adrano, Pippo Ferrante, dopo due giorni di sciopero degli operatori ecologici che, per protestare contro il mancato pagamento dello stipendio, da due giorni hanno anche occupato una sala di rappresentanza del Comune. L’emergenza rifiuti cresce nel Catanese e in diversi comuni i cumuli di spazzatura hanno superato anche i due metri di altezza. I lavoratori si dicono “stanchi della situazione” e di “non avere fiducia nella politica”. Per questo progettano “una marcia su Roma”. “La nostra vertenza – spiegano – non può restare nell’ambito regionale deve diventare una vertenza nazionale”.

Commentando poi la riunione svoltasi ieri pomeriggio nelldella Simeto Ambiente di Corso delle Province, a Catania, lo stesso sindaco ha affermato che “sino a quando continuiamo così, parliamo di nulla! Non è con i numeri che si risolvono le cose, non possiamo certo mettere noi i soldi che la gente non paga. È un modo poco serio di affrontare la questione. Questi 150 milioni di euro di debiti che ha l’Ato Ct3 con le ditte non si possono prelevare dalle casse comunali, dai nostri bilanci è impossibile – continua amareggiato il sindaco Ferrante, puntualizzando il fatto che contemporaneamente, deve gestire l’occupazione municipale da parte dei netturbini – ogni mese mi trovo a dover sborsare per questa società fino a 145 mila euro, non si può più andare avanti».
Si acuiscono, nel frattempo, anche le proteste dei netturbini, che nei giorni scorsi giornata hanno creato non pochi disagi nella cintura pedemontana del Catanese: all’occupazione del Salone Conferenze di Palazzo Bianchi ad Adrano da parte degli operatori ecologici del Consorzio Simco (vedi foto), simultaneamente si è aggiunto il blocco della tangenziale a Gravina di Catania per buona parte della mattinata.

fonti: siciliainformazioni.com / gazzettadelsud.it – foto: osservatoriosiciliano.it / televideoadrano.it

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