Nel secondo anniversario della scomparsa di padre Salvatore Pignataro, il gruppo sportivo “TEMPO LIBERO DEL FANCIULLO” ne ricorda la figura e lancia una petizione affinché il comune intitoli una strada al religioso. «Padre Salvatore Pignataro – scrive Carmelo Santangelo a nome dell’associazione sportiva – dedicò tutta la sua esistenza ai bisognosi. Nel secondo anniversario dalla sua scomparsa e nell’imminenza della festa M. SS. Assunta, il gruppo sportivo A. S. Tempo Libero del Fanciullo lo ricorda con immenso dolore». Santangelo, maestro di karate, amico e compaesano adranita del sacerdote, racconta: «fui attratto dal suo modo di gestire la fede sin dall’inizio del suo sacerdozio, quando esercitava l’eucarestia in una casetta tipo familiare, che divenne poi la parrocchia Maria SS. Assunta del Tondicello della Plaia (Catania). La periferia, il quartiere, fu il suo terreno fertile: divenne subito il padre spirituale di tutti. Raggruppò associazioni sportive unificandole al gruppo dei giovani dell’Azione cattolica, in un disegno di formazione ed educazione di gradissimo valore. Gli istituti in prima linea impegnati per i giovani ed il recupero dei bambini in difficoltà ricordano con padre Pignataro (“Casa del sole”) anche altre importanti figure di educatori come padre Santo D’Arrigo (“Città dei ragazzi”) e Domenica Alfina (direttrice “Istituto S. Angela Merici”) tutti operanti nel popoloso quartiere S. Cristoforo».
Ancora su padre Pignataro: «in 50 anni di sacerdozio ha celebrato tantissimi matrimoni, battesimi e funerali, tra i più dolorosi i morti ammazzati o vittime di incidenti: per tutti trovava le parole giuste tratte dal Vangelo per dare il conforto ai parenti più stretti. Dedicò tutta la sua esistenza ai bisognosi, ai bambini in difficoltà, le donne e padri di famiglia del suo quartiere. Ove era possibile dare una mano la porgeva volentieri. Certamente non poteva accontentare tutti, ma in quanto all’assistenza spirituale non la negò mai a nessuno, come dimostra una foto della Santa Pasqua qualche anno prima la sua morte presso la palestra della scuola Pestalozzi del villaggio S.Agata—Catania (vedi foto in alto a sinistra). Ha fatto cosa assai gradita alla categoria dei pescatori intitolando la piazzola antistante la parrocchia ai “Caduti del mare”».
Nell’ambito sportivo, padre Pignataro fu anche il fondatore del gruppo dei karateka non vedenti, condotto per alcuni anni da Carmelo Santangelo. Le opere più importanti di padre Pignataro restano la “Casa del Sole” (colonia della Plaia) «ed ebbe grande dolore – ricorda Santangelo – quando l’immobile fu espropriato e l’opera dovette licenziare personale e restituire centinaia di ragazzi al loro destino ed inoltre la costruzione e la istituzione della casa “Nazaret”, che oggi ospita centinaia di persone della terza età».

Carmelo Santangelo
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