E’ colpa di chi amministra, o colpa di chi viene amministrato?
Mi permetta caro mecenate del nuovo millennio di aggiungere che anche la Sua stupidità non scherza…
A parer mio, solo una cosa al mondo non dovrebbe avere i suddetti “confini”: la giustizia.
Essa purtroppo però, a differenza dell’amore che l’animale prova per la sua compagna, conosce diversi limiti imposti vuoi dal perbenismo, vuoi dalla politica della pseudo-etica, vuoi dalla “filosofia” del libertinaggio.
Mi spiego più semplicemente nella speranza di non essere frainteso e considerato “nostalgico” o qualcosa di simile: non sarebbe stato meglio somministrare al sempre nostro caro artista una massiccia dose di “olio di ricino” o di falqui (fate voi) ond’evitare la realizzazione di opere d’arte simili e avendo comunque gli stessi risultati (delle tremende defecazioni)?
A parer mio SI!
La defecazione causata dall’olio di ricino avrebbe sicuramente portato al raggiungimento di diversi risultati positivi:
Risultato n°1)
Il nostro amico (sempre caro) ci avrebbe pensato due volte prima di fregiare la nostra ingrata città con un affresco di tale significato e dal contenuto profondamente poetico.
Risultato n°2)
All’utile si sarebbe accostato il dilettevole (un binomio sempre apprezzato); la somministrazione forzata del famoso olio l’avrebbe aiutato ad ovviare ai problemi intestinali di cui sicuramente ESSO soffre (dico “sicuramente” perchè altrimenti non si sarebbe spiegata una “scarica” tanto imponente e di così grande portata).
Risultato n°3 (il più importante)
Le conseguenza della somministrazione avrebbero riguardato solo ed esclusivamente ESSO stesso, senza rendere dunque partecipe la cittadinanza di ciò che lui avrebbe partorito.
Purtroppo la somministrazione dell’olio di ricino è inscindibilmente legata ad un capitolo della storia italiana profondamente (o soggettivamente) discutibile; ma i suoi effetti, la sua utilità e i suoi risultati, non possono essere soggetti ad argomentazione alcuna…
Non sarebbe forse il caso di tirare lo sciacquone per eliminare il superfluo?
OA ringrazia la redazione di Tva e in special modo il direttore Salvo Sidoti per aver citato il nostro blog ed il nostro lavoro in merito al servizio andato in onda all’interno del tg del 3/09 concernente l’inciviltà adranita che trova sfogo dentro la villa comunale.
Allora che la cacata partorita dall’ “Imbecille innamorato” sia ancor più aberrante di quella provocata dall’eventuale olio di ricino, non c’è dubbio.
Credo riguardo la prevenzione che delle telecamere e una punizione esemplare siano la strada giusta.
In tempi e luoghi “normali” sarei contrario nel rispolverare certi metodi, ma arrivati alle strette direi, e consentitemelo, proprio in adranita: “Quannu ci vula, ci vula”!
W L’OLIO DI RICINO!
quando succedono certe cose mi vergogno di vivere in questo paese. Ma come si fa a dare torto a Maroni e a quelli della lega, dove le forze dell’ordine non possono arrivare servono le ronde di cittadini, magari muniti di manganelli e perchè non tanto olio di ricino!!!!!!!
Purtroppo certi atteggiamenti sono così diffusi, specie tra i giovani, da sembrare quasi “normali”… Certamente la prevenzione è fondamentale ma l’intervento più corretto dovrebbe prevedere il senso di appartenenza ed il cittadino che si riappropria della propria città, cosa che presuppone una coscienza che in molti adraniti latita.
ahahahahahah….Sono perfettamente d’accordo con Lei, dr Mininpulp….