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Questo è solo un piccolo elenco delle leggi sociali promulgate durante il ventennio fascista,chi vuol leggere con la testa sgombra da preconcetti si renderà conto dell’ipertrofia sociale di quel periodo rispetto ai 60 anni successivi:

Tutela lavoro donne e fanciulli (R.D. 653 – 26/4/1923);
Assistenza ospedaliera per i poveri (R.D. 2841 30/12/1923);
Assicurazione contro la disoccupazione (R. D. 3158 – 30/12/1923);
Maternità e infanzia (R.D. 2277 – 10/12/1925);
Assicurazione contro la tubercolosi (R.D.2055 -27/10/1927);
Esenzioni tributarie famiglie numerose (R.D.1312 – 14/6/1928);
Opera nazionale orfani di guerra (R.D. 1397 – 26/7/1929);
INAIL(originariamente INFAIL) (R.D.264 – 23/3/1933);
Istituzione libretto di lavoro (R.D. 112 – 10/1/1935);
INPS(stesso discorso del precedente acronimo) (R.D.18274/10/1935);
Riduzione settimana lavorativa a 40 ore (R.D. 1768 – 29/5/1937);
Ente comunale di assistenza (R.D. 847 – 3/6/1937);
Assegni familiari (R.D. 1048 – 17/6/1937);
Casse rurali e artigiane (R.D.1706 – 26/8/1937);

Ricordiamo,a chi queste cose le sconosce,che in ogni specifico campo legislativo c’era un vuoto totale. Ricordiamo che l’origine(americana)della festa del 1 maggio è nata per celebrare la “conquista” da parte dei lavoratori di un diritto fondamentale:l’orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore.Conquista che in Italia si è avuta nel periodo(scellerato e criminale) fascista.
Quindi,prima di proclamarsi socialisti e contemporaneamente anti-fascisti pensateci bene,perchè in Italia l’unico periodo in cui si è leggiferato “socialisticamente” è stato proprio il periodo fascista.

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