Tutti prosciolti. Non ci sarà alcun processo per 11 consiglieri comunali di Biancavilla della passata esperienza amministrativa. Cade l’accusa di abuso d’ufficio, in riferimento alla gestione delle quattro commissioni consiliari, che, secondo gli inquirenti, era da ritenere “allegra” e irregolare, al punto da avere prodotto un danno erariale di 200mila euro per l’accumulo (considerato illegittimo) di gettoni di presenza. Il gup Luigi Barone ha respinto, con sentenza di non luogo a procedere, la richiesta di rinvio a giudizio del pm Lucio Setola, sulla base di un’indagine dei carabinieri della compagnia di Paternò con il sequestro di tutti i registri dei verbali delle sedute.
Nell’inchiesta, scattata nel 2007 dopo un esposto su carta intestata della segreteria generale del Comune, erano coinvolti l’ex presidente del consiglio comunale Antonio Portale, a cui era contestato pure l’omissione in atti d’ufficio, e tutti i presidenti di commissione che si sono alternati fino al 2008: Mario Amato, Vincenzo Amato, Salvatore Giuffrida, Giuseppe Sapienza, Carmelo Cantarella, Alfio Furnari, Alfredo Greco, Vincenzo Papotto, Giosuè Sangiorgio e Santo Zammataro.
La struttura accusatoria nei confronti di Portale non riguardava la gestione diretta delle commissioni, ma la mancata comunicazione all’autorità giudiziaria della condotta dei presidenti dei quattro organismi. In realtà, in molte occasioni, Portale ha richiamato questi ultimi per il modo di lavorare. Ad assistere gli ex amministratori, gli avv. Anna Ingiulla, Turi Liotta, Vincenzo Nicolosi, Giuseppe Furnari, Dino Privitera, Guido Ziccone e Tommaso Tamburino. Spazzati via i dubbi sugli aloni penali, rimane aperto il dibattito, sul piano etico e politico, sulla gestione delle commissioni.
Le discussioni sul malcostume delle sedute frequenti, della tipologia degli argomenti trattati e della lievitazione dei costi della politica nell’ultimo decennio, risalgono a diversi anni prima dell’inchiesta. Discussioni che, riportate nel perimetro politico, restano intatte ed attuali.

Vittorio Fiorenza sul quotidiano La Sicilia
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