Nell’inverno del 2012 un 33enne spilimberghese ha scoperto un prelievo fraudolento di un centinaio di euro dalla sua carte Postepay. Dalle prime verifiche effettuate dai carabinieri della stazione di Spilimbergo, dove il giovane ha sporto denuncia, si è scoperto che la carta prepagata era stata clonata e utilizzata per un giro di scommesse e giochi on line. Giro – che utilizza in particolare il meccanismo del conto gioco – al quale il titolare della Postepay si è dichiarato del tutto estraneo.

Da qui prende il via un’articolata attività di indagine che ha portato, nel febbraio del 2014, a individuare i primi due protagonisti della tram. La 50enne di origine venezuelana B.M.O e la 28enne V.D., entrambe residenti a Napoli sono state denunciate per clonazione di carta e ricettazione.

Il conto gioco è una sorta di “cassaforte” elettronica in cui vengono registrati tutti i movimenti relativi alle partite, le vincite, i prelievi e i depositi. Dalle prime due denunce è partito un filo di Arianna telematico che ha consentito di ricostruire il flusso di denaro on line e di individuare il coinvolgimento di altri otto soggetti nel medesimo circuito partita, tutti denunciati per ricettazione e clonazione di carta, grazie alla collaborazione dei carabinieri di Napoli.

Sono scattate così le denunce per ricettazione e clonazione di carta anche per: AE.OR, napoletano di 82 anni, di origine venezuelana, A.B napoletano di 26 anni, G.LV, 45 anni, residente a Frosinone, P.M. una 45enne di Torre del Greco, la 63enne MG.P di San Giuliano, A.S. 22enne di Napoli, la 33enne A.V. di Biancavilla, in provincia di Catania.

Il flusso di denaro virtuale diventa tracciabile attraverso i codici informatici che si collegano come anelli di una catena, gli uni agli altri. È in questo modo che i carabinieri sono riusciti a risalire a tutti i soggetti collegati alla movimentazione del denaro.

Nessuno dei dieci denunciati ha voluto riferire ai colleghi dell’Arma che li hanno interpellati in che modo e perché è stato tramite del passaggio dei soldi prelevati dalla Postepay spilimberghese. È emerso, tuttavia, che avevano una grande disponibilità di denaro sui conti gioco, intorno ai 1.500-2.000 euro ciascuno, che a loro volta si intrecciavano a flussi più ampi. Dagli iniziali 100 euro rubati allo spilimberghese si innescava un meccanismo vorticoso di denaro che arrivava fino a quasi 20 mila euro.

Il brillante risultato ottenuto dalla compagnia dei carabinieri di Spilimbergo potrebbe portare a ulteriori sviluppi ulteriori e a un’operazione ancora più vasta di controlli. Per quanto riguarda invece la clonazione della carta, è probabile che sia stata utilizzata la tecnica del fishing, che consente di carpire a poco a poco i dati personali attraverso una serie di trucchi informatici.

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Fonte: Ilaria Purassanta