fonte: Salvo Sidoti (La Sicilia)/ Televideo Adrano

«Gare truccate» al Comune di Adrano. Lo sostiene l’on. Fabio Mancuso in una nota del coordinamento del Pdl. «L’azione di controllo degli atti amministrativi – si legge – ha fatto emergere come nel Comune esistano situazioni di illegalità». Mancuso, in uno spazio autogestito, si diceva disponibile a presentare al sindaco «gli oggettivi riscontri di quanto accertato». Pronta la reazione del sindaco Ferrante: «Mancuso confonde sempre tempi e personaggi – dice -. Certe illegalità accadevano nel passato, sono ben noti gli interventi della magistratura che lo riguardano: rinvii a giudizio in concorso con imprenditori e funzionari». Successivamente l’on. Mancuso ha annunciato che oggi si sarebbe recato presso il commissariato di Polizia per parlare della vicenda.

Ieri mattina la vicenda è quindi approdata in commissariato. L’On. Mancuso ne ha infatti parlato in maniera più dettagliata agli agenti del commissariato di Adrano, dove si è recato dopo essere stato convocato dalla stessa Polizia. E’ il coordinamento del Pdl adranita, con una nota a fornire elementi in più sulle dichiarazioni dell’ex sindaco. “In commissariato l’on. Mancuso ha esposto – si legge – in maniera analitica e circostanziata le proprie valutazioni e deduzioni in merito ad alcuni procedimenti amministrativi”. Il deputato adranita, in particolare, si è soffermato su una gara d’appalto “palesemente truccata” e poi sulla delibera riguardante le “direttive sui Piani integrati di sviluppo urbano” (Pisu), presentando anche la documentazione relativa alla gara d’appalto in questione ed alla delibera sulle direttive dei Pisu. Vedremo dunque quali saranno gli sviluppi di questa faccenda, a riguardo la polizia di Adrano sta valutando gli elementi per accertare eventuali ipotesi di reato. Il coordinamento del Pdl nella nota aggiunge “Se risulterà non veritiero quanto dichiarato, Mancuso ne trarrà le dovute conseguenze, in caso contrario Ferrante dovrà rispondere alla città per aver chiuso consapevolmente occhi e orecchie su quanto denunciato dallo stesso Mancuso”. Il sindaco Pippo Ferrante dal canto suo dichiara: “Ancora una volta l’on. Mancuso dimostra di non avere coscienza del suo ruolo istituzionale. Un deputato che viene a conoscenza di illeciti si deve recare immediatamente dalle autorità a denunciare i fatti. L’on. Mancuso, invece, nel rispetto di uno stile che gli appartiene, prima si esibisce in uno spazio autogestito, poi si concede a diverse interviste, poi chiama per telefono i funzionari responsabili del procedimento, poi chiama le telecamere per riprendere il tutto, e solo dopo si reca dalla Polizia. Un comportamento ingiustificabile per un frequentatore di aule giudiziarie”.

Abbiamo anche ricevuto l’intervento dell’avv. Marica Terranova, dirigente regionale del Pd, che di seguito riportiamo.
Ancora una volta, ieri sera, ho ascoltato con inquietudine, preoccupazione ed imbarazzo le dichiarazioni rese dall’on.le Mancuso che, nel corso di una trasmissione televisiva trasmessa da VideoStar Biancavilla, ha parlato di comitati d’affare, gare d’appalto truccate e di responsabilità diretta di apparati burocratici deviati e dediti al malaffare.
Già esattamente un anno fa con una ricorrenza puntuale e post estiva degna di nota, il 7 settembre 2009, in un’altra trasmissione Mancuso aveva fatto riferimento ad un’ indagine volta a verificare eventuali esistenze di collegamenti e connivenze tra ambienti vicini al Sindaco di Adrano e la criminalità organizzata. Di questa presunta iniziativa la città non ha avuto informazioni né ha assistito a reazioni da parte di alcuno.
Per questo, poiché non è la prima volta che assistiamo a questo spiacevole teatrino in cui, da una parte, Mancuso denuncia l’esistenza di pericolosi intrecci tra affari e politica e, dall’altra, il Sindaco e tutte le forze politiche, sociali e culturali rimangono in un silenzio ancora più inquietante delle dichiarazioni del parlamentare del PDL, a garanzia della Legalità, perché venga fatta chiarezza e nello spirito di servizio che anima il mio impegno politico al servizio della città, ho deciso di inviare copia di questo comunicato al Prefetto, al Comandante della Stazione dei Carabinieri di Paternò ed al Dirigente del Commissariato di Polizia di Adrano.

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